«Come posso fare la stagione a Jesolo se mi chiedono 12mila euro di alloggio per tre mesi?»: così i giovani rinunciano al posto

Un ventenne veneziano racconta la sua esperienza degli ultimi anni sul litorale per pagarsi gli studi universitari

«Come posso fare la stagione a Jesolo se mi chiedono 12mila euro di alloggio per tre mesi?»: così i giovani rinunciano al posto
JESOLO - «Per chi non abita a Jesolo, e nemmeno nei comuni limitrofi, fare la stagione è impossibile: il guadagno viene completamente assorbito dalla spesa per...

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JESOLO - «Per chi non abita a Jesolo, e nemmeno nei comuni limitrofi, fare la stagione è impossibile: il guadagno viene completamente assorbito dalla spesa per l'alloggio». Stagione al via e spiaggia in allestimento, ma nel litorale jesolano la questione principale continua ad essere quella legata alla carenza dei lavoratori stagionali. Le parole sono quelle di un ventenne veneziano che nelle ultime tre estati ha lavorato in città, anche al Caribe Bay, ma che quest'anno ha dovuto declinare l'offerta. Con una precisazione: in questo caso a pesare non è l'assenza della voglia di lavorare ma il caro degli affitti, anche per gli alloggi destinati ai lavoratori stagionali, spesso appartamenti in terza e quarta fascia, datati e da condividere con altri lavoratori. Ma sempre più spesso a costi proibitivi.


I PREZZI
«Il primo anno spiega il giovane, studente universitario che quest'anno resterà a lavorare nel Comune di residenza abbiamo diviso in sei un alloggio con bagno, due stanze e cucinino pagando in totale 7mila euro. L'anno successivo le tariffe, poi, sono aumentate esponenzialmente, quindi dal Lido mi sono spostato, sempre con altri coetanei, a Jesolo Paese per rimanere sempre nella stessa cifra. Quest'anno però l'affitto è salito a 12 mila euro: oggettivamente è una spesa insostenibile, soprattutto per chi lavora tre mesi. In pratica il guadagno della stagione verrebbe completamente speso per l'alloggio e il costo della vita che non è di certo basso». Con questi presupposti, dunque, non resta che rinunciare. «Stiamo parlando di studenti universitari prosegue il giovane che cercano di fare la stagione per iniziare ad essere autonomi dalla famiglia, per pagarsi gli studi e qualche svago. Spostarsi quotidianamente verso il litorale? Sappiamo tutti quali sono, d'estate, i problemi con i trasporti». Ed è per questo che lancia un appello affinché vengano individuate soluzioni per avere alloggi a prezzo calmierato da destinare ai lavoratori stagionali. «Non tutti i datori di lavoro garantisco l'alloggio per chi risiede fuori sede dice ancora lo studente , spesso questa soluzione è proposta solo per il settore ricettivo o per la ristorazione, ci sono però molti altri settori nei quali questa possibilità non è contemplata. Lanciare appelli per la ricerca del personale e parallelamente dire, o far intendere, che i giovani non accettano il lavoro solo perché non hanno voglia non è vero: il problema dell'alloggio è reale ed è sempre più sentito. Che vengano individuati degli alloggi a prezzi calmierati per chi arriva da fuori sede. So che l'Aja ha avviato una foresteria, mi sembra una buona idea, ma non basta, servono altre strutture di questo tipo».


GLI ALLESTIMENTI


A proposito di stagione, negli ultimi giorni è iniziato anche l'allestimento dei tratti centrali della spiaggia, come al consorzio Marconi. Per questo fine settimana sono un centinaio gli hotel aperti, con una media di occupazione alberghiera del 75%. Per prevenire eccessi alcolici, da ieri sera fino alla mezzanotte di domani, è in vigore l'ordinanza anti-alcol che vieta la vendita per asporto (eccetto per uso domestico) e la detenzione in pubblico (spiaggia compresa) di alcolici contenuti in bottiglie di vetro e lattine. Per i trasgressori sono previste sanzioni di 200 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino