Lavoro: oltre 9mila assunzioni in arrivo, 31mila contratti entro giugno

Lavoro: oltre 9mila assunzioni in arrivo, 31mila contratti entro giugno
TRIESTE - Sono 9.260 le assunzioni programmate dalle imprese ad aprile in Friuli Venezia Giulia. La cifra sale a 31.220 se si includono i contratti previsti per l'intero...

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TRIESTE - Sono 9.260 le assunzioni programmate dalle imprese ad aprile in Friuli Venezia Giulia. La cifra sale a 31.220 se si includono i contratti previsti per l'intero trimestre aprile-giugno.Lo rileva il Bollettino Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e rielaborato per il Fvg dal Centro studi della Camera di commercio Pordenone-Udine.  Rispetto ad aprile 2023, segnala il Centro studi, si registra un incremento di 870 unità (+10,4%) e, sul trimestre, di 2.430 unità (+8,4%). A trainare le nuove assunzioni è il settore dei servizi e in particolare la filiera turistica, con una crescita che sfiora il 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, "segnale molto interessante per un comparto cardine della nostra economia e che confidiamo possa continuare a crescere sempre più", osserva la Cciaa.

Sotto il profilo settoriale, l'industria prevede ad aprile 2.890 assunzioni (+290 su aprile 2023) e circa 9.600 nel trimestre (+640). I servizi prevedono ad aprile 6.370 assunzioni (+580) e 21.600 nel trimestre (+1.780). Tra i servizi, il flusso di assunzioni più consistente riguarda la filiera turistica, con 2.320 contratti da attivare ad aprile (+24,7% e +460 figure rispetto allo stesso periodo del 2023) e 7.770 entro giugno. Seguono i servizi alle imprese e il commercio.

 Ad aprile, afferma la Cciaa, è difficile da reperire il 56,3% del personale ricercato dalle aziende: un valore sostanzialmente stabile rispetto a un anno fa, ma superiore alla media italiana del 47,8%. Tra le figure di più difficile reperimento il Borsino evidenzia: specialisti nelle scienze della vita (95,1% di difficile reperimento) e tecnici della gestione dei processi produttivi (76,6%); professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (66,3%), operatori della cura estetica (62,7%) ed esercenti e addetti alla ristorazione (62%); operai specializzati addetti alla rifinitura delle costruzioni (87,6%) e fabbri ferrai costruttori di utensili (85%). Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino