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PADOVA - Cinque attività commerciali con la licenza sospesa e sanzioni per oltre 145mila euro. È il bilancio dei controlli svolti negli ultimi giorni dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Padova in tutto il territorio provinciale. Le verifiche hanno riguardato numerosi esercizi, tra i quali aree di servizio, autolavaggi, gommisti, centri massaggi, bar, ristoranti e pizzerie. Lo scopo dei controlli era verificare che i lavoratori avessero tutti un regolare contratto e la corretta formazione in materia di sicurezza, ma anche vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza, salute e igiene sui luoghi di lavoro.
Le irregolarità contestate durante i controlli
Numerose sono state le irregolarità riscontrate in cinque attività, sparse tra il capoluogo, l’Alta Padovana e la Bassa e appartenenti alle più varie categorie lavorative. In particolare sono state rilevate inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro: tra le principali, la mancata redazione e il mancato aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi (Dvr); la mancata formazione in materia di sicurezza dei lavoratori; l’omessa tenuta della cassetta di primo soccorso; l’utilizzo di impianti di videosorveglianza non in regola; l’omessa manutenzione dei presidi antincendio e la presenza di manodopera che veniva impiegata in nero.
I sanzionati
La multa più alta (40mila euro) è andata a un fast food kebab di Abano Terme, dove c’era scarsa igiene, mancavano la cassetta per il primo soccorso e il Dvr e i lavoratori non avevano alcuna formazione in tema di sicurezza. Inoltre un lavoratore su due era in nero. È invece stata di 28mila euro la sanzione a un bar della Bassa, dentro al quale sono stati trovati due lavoratori senza contratto e non c’era il Documento di valutazione dei rischi. Sospensione dell’attività anche per un distributore di carburanti, che offre anche il servizio di gommista e si trova nella periferia nord di Padova. Lì un lavoratore dei cinque impiegati operava in nero da tre anni e svolgeva le mansioni di meccanico gommista. Inoltre non era stato rinnovato il corso da Rspp (Responsabile servizio prevenzione protezione) del datore di lavoro ed era presente un impianto di videosorveglianza non autorizzato. La multa è stata di 25mila euro.
Ancora 22mila euro di sanzione sono andati a un market di Cittadella, dove non c’era il Dvr e le vie di fuga d’emergenza erano ostruite da materiale vario. Su cinque lavoratori, uno operava a nero, dunque l’attività è stata sospesa per lavoro nero e violazioni in materia di sicurezza. Infine è stato multato di 14mila euro un centro massaggi di Conselve. Quando i carabinieri si sono presentati per il controllo, all’interno del locale stava lavorando una donna senza il regolare contratto. Inoltre mancava il documento Dvr. In totale le sanzioni hanno superato i 145mila euro. I controlli del Nucleo ispettorato del lavoro proseguiranno in questi giorni in tutto il territorio euganeo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino