Lavoro nero e insicuro: i carabinieri denunciano quattro titolari di attività

Lavoro nero e insicuro: i carabinieri denunciano quattro titolari di attività
ROVIGO - Altri tre lavoratori in nero scovati del Nucleo Carabinieri dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Rovigo con una serie di controlli che hanno interessato bar,...

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ROVIGO - Altri tre lavoratori in nero scovati del Nucleo Carabinieri dell'Ispettorato territoriale del lavoro di Rovigo con una serie di controlli che hanno interessato bar, ristoranti, bazar e centri massaggi a Rovigo, Villanova Marchesana, Stienta, Lendinara e Ceregnano. Oltre ai dipendenti che si trovavano impiegati senza alcun contratto, sono state scoperte anche svariate inadempienze in materia di lavoro e sicurezza appunto sui luoghi di lavoro.

Complessivamente, sono stati quattro i titolari di attività che sono stati denunciati per un totale di nove fra reati e prescrizioni penali per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con ammende e sanzioni per un totale di circa 40mila euro.

Per un'attività di ristorazione, nella quale sono stati trovati due lavoratori che non risultavano assunti, è scattato il provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale per "lavoro nero", oltre alla maxi sanzione specifica per l'impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro che è stata comminata anche a una seconda attività, dove è risultato non in regola un solo dipendente. I controlli sono stati mirati perché, come di consueto, le attività da visitare sono state individuate sulla base di una precedente attività di indagine preventiva da parte delle articolazioni territoriali dell'Arma, di un'analisi di informazioni dell'Ispettorato territoriale del lavoro e di un attento esame delle banche dati. In tutto sono state 32 le posizioni di lavoratori verificate, tre delle quali, appunto, risultate non in regola. Fra le violazioni accertate con le capillari verifiche, oltre ai lavoratori in nero, l'omessa formazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata gestione delle emergenze e primo soccorso, e violazioni in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro e controllo dei lavoratori. Questo tipo di accertamenti va avanti in modo continuo e capillare. Il mese scorso erano stati trovati due i lavoratori in nero, rispettivamente in un bazar e a una pompa di benzina. Sotto Natale la scoperta di un altro lavoratore in nero e di altre inadempienze in materia di sicurezza, avevano portato alla sospensione dell'attività per quattro locali controllati. A inizio dicembre, invece, nei controlli a estetisti, parrucchieri e centri massaggi, erano stati trovati tre lavoratori in nero ed erano scattati ben nove provvedimenti di sospensione. A settembre, sempre nel settore della ristorazione, quattro provvedimenti di sospensione, due per gravi motivi di sicurezza e due per lavoro nero, per un totale di cinque lavoratori senza contratto. A luglio era stata la volta dei laboratori tessili, con sei sospensione dell'attività e sette lavoratori in nero. A giugno, infine, erano stati controllati i cantieri edili scoprendo tre lavoratori in nero e 34 violazioni in materia di sicurezza, con sette provvedimenti di sospensione dell'attività.

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Il Gazzettino