Fincantieri: «Controlli serrati a tutte le imprese di subappalti, chi sgarra viene cacciato»

Fincantieri: «Controlli serrati a tutte le imprese di subappalti, chi sgarra viene cacciato»
MARGHERA - «Non siamo una zona franca, non siamo una terra di Nessuno. I controlli su questi fenomeni li facciamo periodicamente e chi sgarra viene cacciato»....

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MARGHERA - «Non siamo una zona franca, non siamo una terra di Nessuno. I controlli su questi fenomeni li facciamo periodicamente e chi sgarra viene cacciato». Fincantieri, è bene ricordarlo, non è coinvolta nell'inchiesta, anzi: gli inquirenti hanno ripetuto più volte, nell'ultimo anno e mezzo di indagini, quanto la società cantieristica sia stata preziosa nel collaborare con gli investigatori.


I numeri, però, fanno impressione: 62 indagati in 17 mesi fanno pensare a qualcosa che non sia esattamente un fenomeno sporadico. Certo, la galassia di imprese che gravita attorno l'universo Fincantieri è immensa, e proprio per questo, probabilmente, è più facile che qualcuno si insinui tra le maglie della barriera burocratica. Ma fin dove si spinge il livello di controllo? «C'è una forte attenzione - spiega Fincantieri attraverso il proprio ufficio stampa - vengono effettuati controlli a campione su tutte le ditte coinvolte nel processo produttivo. Non si tratta di verifiche random, tutta la documentazione viene verificata per accertare che sia tutto in regola e che le buste paga dei lavoratori siano in linea con quanto previsto con la normativa e i contratti nazionali».

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ
Se quella documentazione viene falsificata, però, è difficile riuscire a intercettare le irregolarità. «In caso emerga qualcosa di strano la posizione dell'impresa viene immediatamente segnalata alle autorità - abbiamo firmato con le prefetture il protocollo sulla legalità (mirato a prevenire eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata, ndr) e ne abbiamo siglato anche un altro a livello nazionale». Questo accordo ha il compito, appunto, di blindare i contratti con appaltatori e subappaltatori (indispensabili per completare un prodotto complesso come una nave da crociera in tempi strettissimi).

«Siamo i primi a voler estirpare situazioni di malaffare all'interno dei nostri cantieri - continua l'azienda - abbiamo un canale diretto con le forze dell'ordine proprio per poter mettere al bando tutti coloro che si comportano in modo contrario rispetto ai nostri standard. Proprio per questo motivo, nei mesi scorsi, diverse delle aziende coinvolte nella prima fase delle indagini sono già state estromesse dal ciclo produttivo».
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Il Gazzettino