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In Friuli Venezia Giulia un’azienda per portare a casa una figura professionale in linea con le sue aspettative in media vede 10 candidati e fa tre offerte, al netto dei rifiuti. Numeri che, già a prima vista e ancor più se supportati dall’analisi degli esperti come la società Lhh del gruppo Adecco che li ha monitorati, dipingono efficacemente il mercato del lavoro regionale: estremamente dinamico, almeno in alcuni settori. È il caso di quello dell’Itc. Se si ricevono tre offerte al mese per responsabilità security, esemplifica in un suo recente Rapporto la società di ricerca e valorizzazione dei talenti, il candidato «va a colloquio a cuor leggero e valuta le offerte sulla base di elementi quali la retribuzione sì, ma anche flessibilità, clima aziendale, benefit e bilanciamento vita-lavoro». Tutti aspetti che imprenditori e manager aziendali devono tenere in considerazione nel reclutamento del personale e, soprattutto, nelle azioni per mantenerli al proprio interno, perché «il risparmio dato da riduzione del turnover è enorme per le aziende», evidenzia ancora il report di Lhh, società che ha recentemente aperto una sede al Polo tecnologico di Pordenone, oltre alle altre presenti in regione.
I TIMORI
Le aziende, perciò, «stanno investendo in welfare come mai prima d’ora», ma non di rado «si ritrovano nella situazione paradossale per cui molti dei servizi di welfare messi a disposizione non vengono fruiti dai lavoratori».
LA RICETTA
Ne deriva che se imprenditori e manager vogliono attrarre i migliori talenti e, ancor più, trattenerli, è necessario che «le leve economiche e i benefit siano affiancati a percorsi di crescita delle persone», con particolare attenzione «al reskilling, più che mai fondamentale», cioè lo sviluppo di nuove competenze che consentano al lavoratore aggiornamento e crescita costante, anche per occupare mansioni diverse. Indispensabili, inoltre, «empatia e fiducia insieme all’attenzione alle performance». In sostanza, «per rispondere alla domanda di flessibilità, fiducia e possibilità di formazione delle persone, i manager devono prima di tutto modificare il proprio approccio, puntare sull’intelligenza emotiva e realizzare un nuovo modello di dimensione organizzativa», spiega Damiano Saggioro, executive director Lhh. Gli stessi lavoratori, comunque, è opportuno che puntino a un costante aggiornamento e accrescimento professionale, anche guardando all’immediato futuro. «Già oggi incominciamo a vedere avvisaglie di un rallentamento dell’offerta che negli ultimi mesi è stata piuttosto sostenuta soprattutto in alcuni settori. L’anno prossimo ci sarà un riassetto tra domanda e offerta di lavoro anche in Friuli Venezia Giulia», conclude Saggioro.
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Il Gazzettino