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PORDENONE - Velocizzare le pratiche burocratiche degli stranieri per semplificare la vita al mondo del lavoro. Per altri quattro mesi il protocollo (partito a luglio e frutto dell'intesa tra la Prefettura e la Camera di Commercio) è al sicuro. Il Prefetto di Pordenone Natalino Domenico Manno che ha raccolto l'eredità del suo predecessore Domenico Lione, e il vice presidente della Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Michelangelo Agrusti, hanno concordato sulla bontà dell'esperimento avviato nel corso dell'estate, riconfermandolo per un alto quadrimestre, ulteriormente rinnovabile. Del resto, i risultati diffusi nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri mattina nella sede dell'Ente camerale, in Corso Vittorio Emanuele II, parlavano chiaro: in pochi mesi a ranghi rimpinguati, gli uffici hanno azzerato quella che era la lunga lista d'attesa di coloro che avevano presentato domanda in Prefettura, portando ad un totale di 400 pratiche espletate.
COSA CAMBIA
In soldoni, l'intesa ha fatto si che la Camera di Commercio abbia "prestato", tenendo i costi a suo carico, due addetti con alle spalle già una buona esperienza in quella tipologia di pratiche, aiutando il lavoro della Prefettura in modo marcato e sanando una situazione che prima era caotica. Oggi dunque gli stranieri stagionali che abbiano le carte in regola per proporsi come lavoratori, nel Friuli occidentale aspettano la loro risposta non più di 5 giorni.
I NUMERI
Sul fronte dei lavoratori stranieri invece, il binario è doppio, constatato che i 350 ingressi garantiti dal decreto flussi rappresentano poco più della metà delle 602 richieste avanzate dalle imprese della nostra zona. Agrusti ha sottolineato che forse quella quota andrebbe incrementata. Per ora l'ente camerale pensa anche ad altre soluzioni, come la formazione sia linguistica che professionale direttamente nei paesi d'origine. «Un progetto di questo tipo riguarderà il Ghana» ha ricordato Agrusti che oggi porterà l'idea all'attenzione del Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, attesa per una visita in città. Tra Prefettura e associazione degli industriali c'è allo studio anche la creazione di corsi di formazione destinati ai migranti già in possesso di permesso di soggiorno. Come ha ribadito il vice presidente dell'ente camerale «Bisogna trovare una soluzione anche alla mancanza di figure qualificate». L'idea è quella di portare sul territorio anche lavoratori con specializzazioni di alto profilo da andare a pescare in giro per il mondo. Nel frattempo e per altri 4 mesi, il protocollo riconfermato ieri garantirà alla macchina burocratica di non incepparsi.
I CONTRATTI
Che la novità stia dando buoni frutti è evidenziato anche da quei 159 contratti che nell'ultimo quadrimestre si sono trasformati da stagionali a rapporti a tempo indeterminato, per la soddisfazione sia dell'azienda che di chi si è guadagnato un posto di lavoro fisso ed un futuro.
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