Lavoro. Selezione per nuovi autisti Busitalia: su 30, arrivano soltanto in tre

Lavoro. Selezione per nuovi autisti Busitalia: su 30, arrivano soltanto in tre
PADOVA - La possibilità che entro la fine dell’anno Busitalia assuma i nuovi 20 autisti annunciati dall’amministratore delegato Gino Colella sembra quasi una...

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PADOVA - La possibilità che entro la fine dell’anno Busitalia assuma i nuovi 20 autisti annunciati dall’amministratore delegato Gino Colella sembra quasi una chimera, annunciano i sindacati. Venerdì mattina infatti era in programma il colloquio dei partecipanti al bando emanato dall’azienda per trovare personale. «Una trentina le persone che avevano fatto richiesta di partecipare ma al colloquio di venerdì si sono presentati solo tre aspiranti, gli altri non si sono fatti vedere, molto probabilmente dopo essersi informati sulle condizioni di lavoro e sugli stipendi – spiega Davide Parpaiola di Adl Cobas –. Entro fine anno però saranno una ventina gli autisti che lasceranno Busitalia, alcuni per aver raggiunto l’età della pensione, altri perché hanno già partecipato al concorso emanato da Etra, alcuni invece migrano verso Actv dove le condizioni di lavoro e gli stipendi sono sensibilmente migliori». 


Una situazione che viene denunciata anche da altre sigle sindacali del trasporto pubblico che rilevano come «anche l’Academy che avrebbe dovuto fornire 50 dipendenti, sempre secondo le affermazioni dell’Ad, entro la prossima estate non siano nemmeno stati coperti tutti da aspiranti autisti». 


Non va meglio sul fronte tram, dove gli aspiranti conduttori (serve infatti un’abilitazione specifica per condurre il Sir 1) «erano 20, ma ad arrivare a fine corso e ad ottenere l’abilitazione sono stati solo in sette, di loro cinque hanno ricevuto la patente, due non sono riusciti a superare l’esame mentre gli altri hanno rinunciato durante il corso». «Dalla guida del tram si è ritirato un altro autista e tre sono stati spostati dal servizio extraurbano per riuscire a coprire il servizio del tram. I turni risultano ormai essere troppo pesanti e con nastri fino a 14 ore di presenza per guidare poco meno di 7 ore, ed è difficile coprire tutto il servizio – puntualizza Parpaiola – è stato reso noto da poco il piano ferie natalizie ma è diventato difficile anche ottenerle come è sempre più complicato avere i permessi per qualunque necessità. Situazione che crea sempre maggior disagio fra i dipendenti e pessima qualità della vita». 


I timori sul fatto di poter riposare o semplicemente poter stare in famiglia almeno a Natale serpeggia fra i dipendenti, memori di quanto accaduto con le ferie estive che, nonostante fossero state assegnate, a molti è stato chiesto poi di rinunciare a dei giorni per coprire le corse che, come affermano in realtà continuano a saltare. «Anche nei giorni scorsi sono saltate corse che collegano i Comuni della provincia al capoluogo con le relative proteste di quanti hanno atteso invano o per troppo tempo il passaggio degli autobus alle fermate – racconta Paolo Giudica, di Fast – questo nonostante siano stati spostati autisti dal servizio urbano, dove se salta una corsa la cosa è meno evidente considerata la frequenza delle corse, a quello extraurbano per coprire i buchi. Purtroppo la coperta è troppo corta e quindi lascia scoperti, come si dice, o la testa o i piedi e ci costringe a turni non più sopportabili a fronte di stipendi totalmente inadeguati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino