Rovigo. La rotonda si sdoppia: cambia la viabilità verso Sant'Apollinare

Modificato il progetto per l’incrocio tra le vie Don Milani e Martiri di Belfiore

Cambia la viabilità
ROVIGO - Tre rotatorie che cambieranno notevolmente la viabilità del territorio urbano. Tre opere che sono in fase di progettazione. Tre incroci che saranno rimessi a nuovo...

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ROVIGO - Tre rotatorie che cambieranno notevolmente la viabilità del territorio urbano. Tre opere che sono in fase di progettazione. Tre incroci che saranno rimessi a nuovo e resi più sicuri per chi vi transita. Con i lavori che secondo i programmi di Palazzo Nodari, dovrebbero partire nella primavera prossima, praticamente in pieno periodo elettorale.


Sono in fase di progettazione tre opere stradali che il Comune capoluogo ha inserito nel proprio programma degli interventi per la viabilità cittadina. Si tratta della rotatoria che regolerà l’incrocio tra le vie Don Lorenzo Milani e Martiri di Belfiore, che in realtà sarà composta da due rotatorie più piccole, poi la maxi rotatoria a forma di fagiolo che prenderà il posto dell’impianto semaforico all’incrocio tra viale della Pace e via Gramsci, infine la rotonda che sarà realizzata per rallentare il traffico all’incrocio tra le vie Forlanini e Salvo D’Acquisto, all’inizio della tratta di proprietà della Provincia.

L'opera

Tre opere con caratteristiche, costi e soprattutto procedure diversi. A illustrare i dettagli è l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto che parte dalla rotatoria, ora diventata “doppia” dopo l’aggiornamento del progetto, che è stata progettata tra le vie Don Milani e Martiri di Belfiore, alle porte della frazione di Sant’Apollinare, in un tratto che è stato spesso teatro di incidenti anche gravi. Il progetto dell’opera in questione, dal costo stimato e confermato di 1.023.000 euro, «è in fase di Conferenza dei servizi - spiega l’assessore - che si concluderà una volta che tutti gli enti coinvolti avranno esaminato il progetto e fornito il loro parere. Ogni ente ha tempi diversi per valutarlo, possono essere 15 giorni, in altri casi è un mese. Ottenuto il via libera dalla Conferenza dei servizi, il progetto dovrà essere approvato in consiglio comunale perché avrà valore di variante urbanistica».
Per arrivare all’avvio della Conferenza, il progetto di fattibilità tecnico-economica approvato dalla giunta il 13 dicembre 2022 è stato successivamente integrato con il rilievo e la restituzione grafica dell’area coinvolta, le indagini sui pacchetti stradali esistenti, Cbr ossia l’indice che valuta la capacità portante di un terreno al suo valore di umidità ottimale, prove su piastra nell’area interessata dai lavori, indagini geologiche e prova sismica, indagini georadar e magnetometrica per la ricerca di ordigni bellici. Nel frattempo, «la sagoma della rotatoria - riprende Favaretto - è stata modificata. Invece di una sola grande rotatoria, ne sono state progettate due con un raggio di curvatura inferiore: non una da 50 metri, ma due da 40 metri, disassate tra loro. Questo per limitare l’impatto dell’infrastruttura complessiva sulle proprietà private e in particolare, sui sottoservizi, ottenendo tra l’altro un risparmio di spesa».

Altri due progetti

Altra rotatoria, altro progetto il cui iter che si concluderà entro fine anno e vedrà l’avvio dei lavori nella prossima primavera. Si tratta dell’opera che regolerà l’intersezione tra viale della Pace e via Gramsci, sostituendosi al semaforo famoso tra i rodigini per i suoi tempi biblici, con fermate che possono protrarsi fino a quattro minuti in attesa del verde. «Per quest’opera - continua l’assessore - stiamo aspettando il progetto definitivo che prevede una fase di approntamento della rotatoria, la cui sagoma sarà disegnata dai new-jersey, durante la quale avverrà lo spegnimento dei semafori. Quando tale fase prenderà il via, sarà un’attività unica fino a conclusione dell’opera».


Questo per chiarire che non ci sarà una fase sperimentale della rotonda in via provvisoria. Anche in questo caso l’iter dei progetti definitivo ed esecutivo, con quest’ultimo che arriverà subito dopo l’approvazione del primo, si chiuderà entro fine 2023. Il costo dell’opera è di oltre 570mila euro stanziati con un emendamento dei consiglieri Giovanni Salvaggio, Elena Biasin e Matteo Masin alla destinazione dell’avanzo libero approvato dal consiglio comunale a luglio. Gli stessi tempi che avrà l’ultima rotatoria in programma, quella tra le vie Forlanini e Salvo d’Acquisto, in direzione Grignano. Un’opera da 305mila euro stanziati da Palazzo Nodari: «Entro fine anno si chiuderà la progettazione esecutiva - conclude Favaretto - che significa appalto e inizio lavori entro primavera 2024». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino