Padova. Piazza Azzurri, partono i lavori di riqualificazione e il mercato si sposta: il cantiere durerà tra i 4 e i 5 mesi

Piazza Azzurri d'Italia
PADOVA - Al via questa mattina i lavori in piazza Azzurri d’Italia e il mercato dell’Arcella si sposta davanti alla chiesa di San Carlo. Ad annunciarlo è...

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PADOVA - Al via questa mattina i lavori in piazza Azzurri d’Italia e il mercato dell’Arcella si sposta davanti alla chiesa di San Carlo. Ad annunciarlo è stato, ieri mattina, il vicesindaco Andrea Micalizzi. «Domani mattina (stamane, ndr) – ha spiegato il numero due di Palazzo Moroni – ci sarà la consegna delle aree all’azienda che si è aggiudicata il bando di gara. Entro breve, dunque, si aprirà il cantiere che durerà da 4 ai 5 mesi». Già da questa mattina, così, i 42 banchi del mercato settimanale dell’Arcella (che si tiene ogni martedì mattina) si sposteranno davanti alla chiesa di San Carlo. Nello specifico, andranno ad occupare il sagrato della chiesa, il parcheggio parrocchiale e via Agostini. Una volta terminati i lavori assegnati alla Carraro di Vo’ Euganeo, i banchi torneranno in piazza Azzurri d’Italia. Ci saranno 12 nuovi alberi e 84 posti auto.

MICALIZZI

«Il progetto di recupero della principale piazza dell’Arcella sarà finanziato con 545mila euro legati al Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare sostenuto dal Pnrr con 15 milioni di euro – ha detto ancora Micalizzi - e prevede il potenziamento degli itinerari pedonali, l’utilizzo di materiali drenanti, il miglioramento del verde per renderlo davvero fruibile. Questo progetto rientra nel programma di rilancio di tutta la nostra città». Tra gli elementi estetici previsti dall’intervento ci sono anche i cinque cerchi olimpici: «Una vera e propria installazione sopra la quale sarà possibile sedersi e giocare» ha concluso il vicesindaco che ha anche annunciato come, entro la prossima primavera, sarà abbattuta la palazzina dell’ex Coni. Al suo posto saranno realizzate una mediateca, un ristorante e una biblioteca.

INQUINAMENTO

L’inquinamento dell’aria in città, intanto, non registra battute d’arresto e ieri mattina, il bollettino dell’Arpav ha decretato che, fino a domani sarà in vigore l’allerta arancio che riguarda 210 mila veicoli a livello provinciale. Con il semaforo arancio, che scatta dopo 4 giorni consecutivi di sforamento a rimanere in garage devono essere auto e furgoni alimentati a benzina Euro 0, Euro 1 e Euro 2, auto a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e Euro 5 e furgoni alimentati a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 e Euro 4. Non possono poi circolare moto e scooter Euro 0 ed Euro 1. In questo caso le limitazioni vengono applicate da lunedì a domenica dalle 8.30 alle 18.30 (con inclusione dei giorni festivi infrasettimanali) e non dal lunedì al venerdì come quando è in vigore il “semaforo verde”.

Le limitazioni prevedono tre livelli di allerta (verde, arancio, rosso), che si basano sui dati di superamento del limite giornaliero di Pm10, misurati e previsti da Arpav. Con il semaforo verde, dalle 8.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì è vietata la circolazione di: auto e furgoni alimentati a benzina Euro 0 e Euro 1 e a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4. Lo stop alla circolazione vale anche per motoveicoli e ciclomotori (Euro 0). Con il semaforo rosso (10 giorni di sforamento consecutivi), infine, lo stop alla circolazione riguarda le auto e i furgoni alimentati a benzina Euro 0, Euro 1 e Euro 2; auto alimentate a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e Euro 5; Furgoni alimentati a gasolio Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3 e Euro 4 e, dalle 8.30 alle 12.30, anche Euro 5. Lo stop è previsto, poi, anche per i motoveicoli e ciclomotori (categoria L) Euro 0 e Euro 1. In tutti i casi, possono circolare i veicoli con motore elettrico o ibrido,  alimentati a Gpl o gas metano e mezzi a benzina o a gasolio trasformati a Gpl o gas metano.

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Il Gazzettino