Lavoratori transfrontalieri: «Stop alle limitazioni della mobilità»

Lavoratori transfrontalieri: «Stop alle limitazioni della mobilità»
TRIESTE - «Chiediamo un immediato e definitivo ritiro delle disposizioni europee che ostacolano la mobilità dei lavoratori frontalieri e delle persone tra Croazia,...

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TRIESTE - «Chiediamo un immediato e definitivo ritiro delle disposizioni europee che ostacolano la mobilità dei lavoratori frontalieri e delle persone tra Croazia, Slovenia e Italia, rischiando di ostacolare le relazioni e la cooperazione tra popolazioni unite da relazioni economiche, sociali e culturali». Questo l’appello lanciato dal Consiglio sindacale interregionale Friuli Venezia Giulia-Slovenia nel documento approvato in vista del tradizionale incontro transfrontaliero organizzato ogni anno alla vigilia del Primo maggio. L’appuntamento si è svolto questa mattina al valico triestino di Fernetti e ha visto la partecipazione dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Villiam Pezzetta, Giovanni Fania e Giacinto Menis, di Dusan Semolic e Peter Majcen, presidenti dei sindacati sloveni Zsss e Ks90. Prima dell’incontro, in mattinata, si è riunita l’assemblea del Csi, che ha eletto il suo nuovo presidente, nella figura di Villiam Pezzetta. Presente a Fernetti anche la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani: «Chiediamo maggiore attenzione per le persone che per motivi di lavoro ogni giorno attraversano il confine e chiediamo che questo attraversamento sia reso più semplice».


«La presenza, quest'anno, anche della Regione - ha spiegato Serracchiani - è tesa a sensibilizzare i nostri Paesi alla ricerca di soluzioni che mettano in condizioni le persone di potersi spostare nel miglior modo possibile in questo momento così complicato. Ci sono ovviamente aspetti legati alla sicurezza che richiedono più controlli, dall'altra parte però questo è un territorio che vive anche di lavoro transfrontaliero. Chiediamo perciò soluzioni che diano la possibilità ai lavoratori di varcare i confini in tutela della sicurezza e allo stesso tempo in tempi brevi. Quello che stiamo vedendo in questi giorni, infatti, oggettivamente non aiuta le nostre economie». «La libera circolazione dei lavoratori  - ha concluso la presidente - è uno dei fondamenti sui quali si fonda l'Unione Europea». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino