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PORDENONE - Il click day è passato, adesso, però, che la necessità di fare i conti. Resta però un fatto sicuro: gli stranieri che arriveranno in Friuli Venezia Giulia per lavorare nei campi durante il periodo della raccolta, gli stagionali da impegnare nei luoghi di villeggiatura, Grado, Lignano e quelli da utilizzare nell'edilizia per far andare avanti i lavori in maniera più celere, non basteranno. Questo è sicuro.
I NUMERI
Il primo dato è quello degli stranieri che con il click day arriveranno in regione. Il numero esatto ancora non c'è, così come è giusto sottolineare il fatto che le aziende potrebbero anche fare le richieste nei prossimi giorni. Complessivamente, visti i dati regionali, gli arrivi di lavoratori stranieri dovrebbero essere intorno ai 900. per la verità qualche unità in meno.
IL PRIMO OSTACOLO
Si tratta di un numero assolutamente non sufficiente per le problematiche lavorative delle aziende regionali.
GLI ALTRI SETTORI
Il settore delle Costruzioni ha chiesto circa 140 persone, più o meno la stessa cifra chiesta dall'autotrasporto che sta annaspando per la carenza di autisti, ma anche di personale per caricare e scaricare i mezzi. Infine c'è la questione degli stagionali che a fronte di una richiesta di circa 1000 lavoratori si è vista assegnare una quota di 650. Come detto, dunque, si tratta di una situazione spinosa, perchè per sanare le necessità servirebbero più o meno milleottocento persone, contro i novecento che invece sono stati autorizzati.
LA PROVENIENZA
Marocco, Albania, India e Moldavia sono le nazionalità che sono state richieste dalle aziende agricole che fanno capo a Coldiretti e a Confagricoltura. Si tratta di persone che hanno una specializzazione elevata perchè da anni tornano a fare lo stesso lavoro, quindi sono in grado di portarlo avanti senza problemi. Resta però il fatto che questa volta sarà decisamente molto più complicato trovare soluzioni per dare risposte a tutte le aziende. Non solo. Tra le preoccupazioni anche quella legata al fatto che per i mesi estivi, in previsione che quest'anno il turismo nelle località di mare possa avere una ulteriore impennata, il rischio è di non avere personale sufficiente con tutti i problemi che ne conseguono.
LA RICHIESTA
Proprio a fronte dei problemi che si stanno per palesare, le categorie hanno chiesto alla Regione di farsi portavoce con il Governo per rivedere il decreto flussi visto che non riesce ad essere sufficiente. In più c'è un altro problema: questa è la redistribuzione del 2022. Un anno di ritardo.
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Il Gazzettino