ROSOLINA - Un’ondata di furti nelle attività e a Rosolina Mare torna prepotentemente d’attualità il problema della sicurezza. A portare alla ribalta...
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ROSOLINA - Un’ondata di furti nelle attività e a Rosolina Mare torna prepotentemente d’attualità il problema della sicurezza. A portare alla ribalta il caso è Daniele Vallese, imprenditore nel settore delle lavanderie ma anche ex consigliere comunale, che nello scorso fine settimana ha visto la sua attività in via delle Petunie assaltata per la seconda volta nel giro di due mesi e la quarta in totale. In un amaro sfogo sui social, ha ventilato addirittura la possibilità di abbassare per sempre le serrande dopo trent’anni perché, come altri colleghi, non si sente affatto tutelato.
«A caldo, la prima reazione è stata proprio quella di mollare, di chiudere - conferma Vallese - anche se poi ogni volta finisce col prevalere la volontà di continuare a dare un servizio alla località, ai turisti, a non arrendersi di fronte a questi episodi che fanno male, ma che vanno combattuti. Però se dovessi fare una mera valutazione economica, chi me lo fa fare? I soldi asportati ammontano a circa 400 euro, mentre riparare il danno al portoncino della lavanderia e all’erogatore di moneta scassinato mi costerà molto di più. Fino a che punto vale allora la pena esporsi al rischio di un furto di poche centinaia di euro?».
DANNI INGENTI
Il problema è che in questo fine settimana sono state diverse le attività “visitate” dai ladri. A Rosolina Mare non se ne parla ufficialmente, ma a microfoni spenti le conferme dei furti avvenuti sono molte di più di quella denunciata da Vallese e spaziano un po’ in tutti i settori. Unica costante: la ricerca di contanti, piuttosto che di oggetti o merce di valore. E questo secondo alcuni darebbe anche un’indicazione sui possibili autori. Una situazione che qualcuno definisce anche fisiologica, dato che la località turistica in questo periodo dell’anno non si è ancora riempita e il controllo del territorio è affidato quasi unicamente al sistema di videosorveglianza. Sulla cui piena capacità operativa o l’effettivo controllo della dispersiva realtà, più di qualcuno nutre dubbi.
ALLARME SICUREZZA
Negli anni scorsi, persino in pieno periodo estivo quando è operativa la caserma temporanea dei Carabinieri, si erano registrati innumerevoli furti di bici e di parti di automobili di lusso, oltre alle effrazioni. E a queste vanno sommati i furti dalle auto lasciate in sosta tanto nel periodo estivo che in quello invernale. Un territorio semplicemente troppo vasto, troppo isolato e poco abitato per essere efficacemente presidiato.
«La mia richiesta è semplicemente quella di mettere me e i miei colleghi operatori nella condizione di svolgere tranquillamente la nostra attività - continua Vallese - le denunce per i furti del passato non hanno mai portato a niente e non ho grosse aspettative neppure da quella appena fatta. Il problema della sicurezza esiste e per quanto noi ci possiamo dotare di sistemi interni di videosorveglianza, non è affatto detto che questi fungano da deterrente o servano a individuare i ladri. Ma è un problema da affrontare se vogliamo offrire anche sicurezza, oltre che sole e relax».
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Il Gazzettino