Ripulite le auto delle lavoratrici che raccolgono la lavanda del Delta

Ripulite le auto delle lavoratrici che raccolgono la lavanda del Delta
PORTO TOLLE - Bisognerà attendere ancora un paio di mesi per poter ammirare la nuova fioritura nel campo di lavanda che si trova a Ca' Mello, frazione di Porto...

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PORTO TOLLE - Bisognerà attendere ancora un paio di mesi per poter ammirare la nuova fioritura nel campo di lavanda che si trova a Ca' Mello, frazione di Porto Tolle. Nel frattempo le maestranze dell'azienda agricola Friso Micaela sono già all'opera per rincalzare le piantine. Ed è proprio mentre le operaie erano intente nel proprio lavoro che un malvivente ha scassinato le serrature delle loro automobili depredandone il contenuto. «Le nostre dipendenti hanno parcheggiato come al solito dietro la casetta disabitata che si trova nei pressi del campo racconta Enrico Masiero, figlio degli imprenditori che hanno avviato la produzione de La lavanda del Delta -. Eravamo impegnati a lavorare nelle nuove sette file di piantine: loro con le zappe e io col motocoltivatore, quando abbiamo visto un uomo vestito di nero che si muoveva in maniera un po' ambigua. Solo che mai avremmo immaginato una cosa del genere, capita sovente che mentre noi siamo impegnati a lavorare qualcuno passi di lì e si fermi a vedere quello che stiamo facendo».


L'AMARA SCOPERTA

A fine giornata lavorativa invece l'amara scoperta. «Le due donne hanno capito che qualcosa non andava quando hanno provato ad inserire la chiave nella toppa della serratura e non vi riuscivano continua Masiero -. Hanno quindi compreso che le porte delle auto erano state scassinate. Guardando all'interno hanno trovato tutto a soqquadro e mancavano i soldi nei portafogli. Stamattina (ieri per chi legge ndr) sono andate a fare denuncia alla stazione dei Carabinieri dove gli hanno consigliato di bloccare preventivamente le carte di credito perché c'è rischio che le abbiano fotografate, quindi sono dovute andare anche in banca a sistemare le cose per tutelarsi». La delusione e la rabbia è tanta: «È impensabile fare un gesto del genere - rimarca il giovane -. Sei lì che lavori e dopo una giornata trovi l'auto rotta. Sono più le spese per aggiustare la serratura che non il contenuto che hanno portato via. Ma perché creare tanto disagio a chi lavora onestamente?». Alle operaie è andata la solidarietà dei portotollesi che su Facebook hanno condannato questo ignobile gesto.

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Il Gazzettino