Venezia, giorno di lauree in piazza San Marco. La rettrice: «Inseguite le vostre passioni e i vostri sogni». Poi il lancio dei tocchi

Giorno di lauree in piazza San Marco. La rettrice: «Inseguite le vostre passioni e i vostri sogni». Poi il lancio dei tocchi
VENEZIA – Oggi, mercoledì 26 luglio,  prima cerimonia in Piazza San Marco a Venezia per il Giorno della...

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VENEZIA – Oggi, mercoledì 26 luglio,  prima cerimonia in Piazza San Marco a Venezia per il Giorno della Laurea dell’Università Ca' Foscari Venezia, che in questa edizione è articolato in due giornate dedicate a 1.050 dottoresse e dottori delle sessioni straordinaria bis 2021/2022 ed estiva 2022/2023. La seconda cerimonia si svolgerà domani, giovedì 27 luglio, dalle 9.30. Le due cerimonie permetteranno quindi la consegna del diploma a tutti coloro che hanno conseguito il titolo di laurea triennale.

PASSIONI E SOGNI

La rettrice Tiziana Lippiello ha sottolineato il valore delle scelte personali e dell’impegno di ognuno nelle cose a cui teniamo: «Seguite le vostre passioni e i vostri sogni e ricordate che ci sono sempre prospettive e punti di vista diversi, e quindi è importante conoscere e capire profondamente gli altri prima di giudicarli. E, soprattutto, che giudicare è molto meno importante di comprendere. La complessità del mondo d’oggi esige molto da voi, è vero: vi chiede di essere flessibili, preparati ad affrontare grandi sfide globali e importanti cambiamenti. Ma avete anche tante opportunità: un accesso alle informazioni che era impensabile in passato, la possibilità di connettervi con chiunque desideriate da ogni luogo e in ogni momento. Cogliete il meglio di questa complessità, e pensate il mondo come un bene prezioso, da amare, coltivare e preservare. La vita è un dono importante e che non dovreste mai smettere di indagare nei suoi significati più profondi. Non smettete mai di studiare e di essere curiosi, assumetevi la responsabilità di fare le vostre scelte ogni giorno e poi siate coerenti con queste scelte».

Nel corso della cerimonia come da tradizione pronunciano un discorso due dei migliori studenti della sessione, Emiliano Zanelli, laureato dell’area linguistica, e Chiara Pravato, laureata dell’area umanistica.

Emiliano Zanelli, intervenendo nella cerimonia di oggi, ha detto: «E’ quando parliamo di lavoro che tutti i nodi del nostro futuro vengono al pettine: quel lavoro che ci attende alla fine degli studi universitari, se non l'abbiamo già conosciuto nel corso di questi anni, e che troppo spesso è lavoro in nero, lavoro sottopagato, che ad alcuni impone straordinari insopportabili mentre altri vengono licenziati, che uccide ogni anno centinaia di persone di ogni età. E anche qui, anziché cercare una soluzione, ci si ostina a considerare normale lavorare a 3,4,5 € l'ora e a negare un salario minimo al nostro lavoro.  E’ stato detto che il mondo possiede il sogno di una cosa che attende solo di essere trasformato in coscienza e in realtà: penso che tutti noi condividiamo l’immagine di un mondo in pace, un mondo in cui non dobbiamo temere un temporale estivo perché potrebbe ucciderci, e in cui il nostro lavoro ci permetta di condurre una vita dignitosa. Il mio augurio è che questa giornata di festa possa essere il primo passo in quella direzione». La cerimonia si è conclusa con il tradizionale lancio dei tocchi.

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Il Gazzettino