TERASSA - Si laurea in Medicina e Chirurgia a 52 anni, marito e padre di tre figlie, con un lavoro a tempo pieno e ora è intenzionato a diventare medico di famiglia:...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL MATRIMONIOI due giovani sposi mettono casa a Terrassa e la famiglia si allarga con l'arrivo di tre bambine, Sofia, Jessica e Giorgia, che oggi hanno 23, 19 e 17 anni. «Man mano che le ragazze crescevano, si faceva strada in me il desiderio, che già avevo da bambino in Brasile, di poter diventare medico; nel 2012, spinto anche da mia moglie, ho superato il test di ammissione e ho provato a iniziare lo studio impegnativo di questa facoltà. Anno dopo anno, sono riuscito ad arrivare alla fine», spiega Antonio. Il dottor Pandini, ha discusso la tesi che verteva sulle infezioni batteriche del sangue negli anziani, ottenendo ben nove punti, il massimo possibile. Grande festa già ieri a Padova, con tanti amici e parenti, compresa la mamma Honorilda, giunta dal Brasile e che è stata uno degli sponsor della decisione dell'iscrizione a Medicina. «Per questo risultato devo dire grazie a tante persone», aggiunge Antonio Pandini: «la mia famiglia, soprattutto mia moglie Marta e le figlie, che hanno supportato e sopportato gli intensi anni di studio, ma anche la famiglia adottiva del Montello, che mi ha aiutato nel percorso che mi aveva consentito alla fine degli anni 80 di iscrivermi a Biologia». Ora per Antonio Pandini lo studio non è terminato: infatti dopo l'abilitazione all'esercizio della professione medica, con l'esame di Stato, vuole concorrere per la specialità di medico di famiglia: «Sono portato alla relazione con gli altri e penso sia la strada giusta per me». Intanto a Terrassa festa grande: «È un bel modo per concludere la Settimana della Comunità», racconta il parroco Don Romolo Morello; «domenica sera messa di ringraziamento e poi una festa per il bravo dottor Antonio nel centro parrocchiale».
Nicola Benvenuti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino