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ODERZO - Ha bruciato le tappe Filippo Dall'Armellina, 21 anni. Pochi giorni fa si è laureato con onore in Scienze Biologiche e Mediche all'università di Liverpool, in Inghilterra. Ricevendo due premi per essere stato il primo del suo corso per risultati accademici ed extra curriculari. «Sono riuscito a completare il mio programma di quattro anni in tre, passando un anno di stage nel mio secondo anno e continuando a studiare a tempo pieno» racconta Filippo. Essendo il laureando con i voti più alti, ha avuto l'onore di tenere il discorso di rito nell'aula magna dell'università, davanti a tutti gli studenti, i professori, gli ospiti, i professori.
LE PAROLE
«Aver ricevuto quest'incarico commenta il giovanissimo scienziato è stato uno degli onori più grandi che abbia avuto nella mia vita. Ero molto emozionato, dato che l'Università di Liverpool mi ha dato la possibilità di condividere pensieri e lezioni di vita che ho appreso durante gli anni. Nel monologo ho incluso un passaggio sull'Ucraina, considerato che ora molte università si stanno gemellando con l'Est per poter contribuire a salvaguardare i diritti umani e formativi di professori e studenti esteri. Sono contento che il discorso sia andato molto bene. Persino la vice cancelliere si è fermata a complimentarsi dopo la cerimonia». Da bambino Filippo, mandato a lavarsi, usciva dal bagno con le mani alzate, come fanno i chirurghi, per non toccare nulla. È un teenager quando decide di frequentare le scuole superiori in Canada, a Victoria, sull'isola di Vancouver. Quattro anni durante i quali vede ogni tanto mamma Simonetta e papà Mauro, al termine si diploma, anticipando così di un anno l'iscrizione all'università. «La mia decisione di studiare all'estero specifica è venuta dall'idea di cercare di viaggiare il più possibile.
A TUTTO CAMPO
Il giovane trova il tempo di fare volontariato in un centro vaccinale anti-Covid, somministra circa un migliaio di dosi arrivando ad essere il responsabile gestoriale della clinica, il più giovane della zona. Non si tira indietro nel frequentare un corso extra-curriculare all'Agenzia spaziale europea, contribuendo così ad investigare sugli effetti fisiologici dei voli suborbitali. E adesso? «Ho ricevuto diverse offerte per proseguire con dottorati in diversi paesi e sto valutando quale sia la mia migliore linea d'azione». In altre parole: gli istituti di ricerca se lo contendono. Chapeau Filippo.
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Il Gazzettino