Laura Strati argento nel lungo con 6,66, davanti a lei solo il salto record della Iapichino

Laura Strati argento nel lungo con 6,66, davanti a lei solo il salto record della Iapichino
Ai campionati indoor di Ancona ha fatto una delle migliori gare della sua carriera, vincendo l’argento nel salto in lungo con m. 6,66, ma mettendo a segno anche un 6,64 e un...

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Ai campionati indoor di Ancona ha fatto una delle migliori gare della sua carriera, vincendo l’argento nel salto in lungo con m. 6,66, ma mettendo a segno anche un 6,64 e un 6,63. Laura Strati, trent’anni (da oltre 20 in atletica), vicentina di Cassola, 7 titoli italiani assoluti più diversi giovanili, una quindicina di presenze in azzurro, detentrice della quarta prestazione italiana di tutti i tempi (6,72 ad Avila nel 2017), sulla pedana di Ancona ha dato il meglio di sé, pur dovendosi arrendere alla Iapichino: «Il salto di Larissa a 6,91 è stata una cosa eccellente, un esempio positivo. Lei come Tortu sono giovani che fanno parlare di atletica e possono trainare tutto il movimento. Per quanto riguarda me sono davvero felice. Ormai il mio Pb indoor di 6,66 diventa uno standard di gara, per cui un picco superiore è pronto ad arrivare. Ad Ancona mi sono piaciuta molto per continuità e determinazione».

Laura, due lauree in lingue e relazioni internazionali, ha iniziato a fare atletica al Gs Marconi di Cassola, dove l’ha seguita il tecnico Daniele Chiurato fino ai 26 anni. Poi un triennio a Madrid dove, oltre a lavorare per la multinazionale di moda Claire’s, si allenava nel team della nazionale iberica col tecnico Jaun Carlos Alvarez. A fine 2019 è tornata in Italia, a Roma si allena con Marcel Jacobs, emergente della velocità azzurra, seguita da Paolo Camossi, già campione mondiale indoor di triplo. Un sodalizio che funziona benissimo per Laura, che gareggia con la maglia di Atletica Vicentina, club assoluto collegato al GS Marconi. E che lavora per il Gruppo Brazzale di Zanè.

Ma qual è la particolarità di questa atleta top? Che non è “assistita” dallo Stato attraverso un corpo militare, ma si è sempre auto sostenuta pur facendo atletica ai massimi livelli. Lavoro e sport sono peraltro una delle frontiere del neo presidente della Fidal, Stefano Mei, che Laura ha fortemente sostenuto nella campagna elettorale federale, sfociata in una svolta di cambiamento. «Con Mei abbiamo dato slancio vitale – dice la Strati – ritrovando un senso di appartenenza nuovo, sapendo di poter contare su un gruppo di persone con idee buone. Finalmente si inizia a ragionare di eccellenze da seguire non solo con i gruppi militari, che possono sostenere una piccola parte di atleti, ma anche con altri mezzi e segnalo il programma di istituire intanto delle borse di studio per atleti di valore da seguire già nella giovane età nei loro club. Si parla di marketing territoriale per sollecitare l’imprenditoria avveduta ad intervenire nello sport in modo intelligente».

Lei intanto ha segnato una strada grazie all’intesa con la vicentina Brazzale spa, una delle più antiche aziende casearie italiane che l’ha assunta inserendola nel settore commerciale sul mercato spagnolo, dandole la possibilità di operare in remoto e così di poter anche, contemporaneamente, seguire la sua preparazione sportiva. L’obiettivo, per nulla facile ma sfida appassionante, è Tokyo. «Credo che il mio esempio possa essere adottato da altri atleti in altre parti d’Italia. La Brazzale è un’azienda moderna nel modo di pensare e progettare. Ho appena firmato, su proposta di Roberto Brazzale, il manifesto per la natalità rivolto agli imprenditori della Confindustria vicentina, che sottolinea l’attenzione che le aziende devono riservare nella tutela dei loro dipendenti madri e padri, sviluppando un welfare aziendale che li aiuti a tirare su i figli permettendo loro di lavorare. Ce n’è urgente bisogno perché nel nostro Paese le nuove nascite sono in picchiata».

Foto: Laura Strati agli Europei di Berlino 2018 (Colombo/Fidal); nel titolo: da sin. Laura Strati, il dt La Torre, il presidente Fidal Mei, Larissa Iapichino (Grana/Fidal); nel testo: Laura ai campionati italiani di Padova 2020 (Colombo/Fidal)

 

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Il Gazzettino