Laser sui giocatori di calcetto: era la bravata di un bambino

Laser sui giocatori di calcetto: era la bravata di un bambino
Calciatori centrati con i laser dai tifosi presenti sugli spalti. Un malcostume che negli stadi italiani è ancora difficile da estirpare completamente e che sembra fare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Calciatori centrati con i laser dai tifosi presenti sugli spalti. Un malcostume che negli stadi italiani è ancora difficile da estirpare completamente e che sembra fare proseliti. Che episodi di questo tipo potessero succedere anche nei campi di calcio a cinque, infatti, era quasi impensabile. Ma martedì sera è avvenuto, a Treviso, al "Centro calcetto" che si trova in via delle Medaglie d'oro a pochi passi dal quartiere di San Lazzaro.




Poco dopo le 21 alcuni giocatori impegnati nella classica partitella tra amici sui campi in erba sintetica della struttura (la stessa che ospita la pista di atletica di San Lazzaro di fronte allo Sporting club Zambon) sono stati più volte centrati al volto e soprattutto agli occhi da un fascio laser di colore verde. Il laser proveniva da un appartamento che si trova in un condominio a pochi passi dai campi esterni. I calciatori, inviperiti con quell'ignoto disturbatore, hanno immediatamente chiesto l'intervento della polizia. L'equipaggio di una volante, una volta sul posto, ha subito compreso da dove il laser veniva puntato. Gli agenti hanno quindi raggiunto il condominio e l'appartamento dal quale, nonostante la presenza della polizia, il fascio di luce verde continuava a puntare verso i campi del Centro calcetto". Ad aprire la porta dell'abitazione è stata una donna ungherese di 37 anni che, alla vista degli agenti, non è riuscita a trattenere il suo stupore e ha chiesto i motivi di quella strana visita. In breve, spiegato alla straniera quanto stava avvenendo, l'equivoco è stato chiarito e l'autore delle molestie ai calciatori è stato identificato. Si trattava del figlio della donna, un bimbo di appena otto anni, ignaro del disagio che stava provocando giocando con il suo laser. I poliziotti si sono limitati a redarguire il piccolo dicendogli di evitare di ripetere bravate di questo tipo. Il tutto con buona pace dei calciatori che hanno potuto così riprendere regolarmente la loro partita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino