PADOVA - Nei bus e nei tram scatta la rivoluzione gentile a Padova. Anche se dall'Inghilterra arriva un messaggio che va nella direzione diametralmente opposta - secondo Sir...
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«Ogni posto a sedere sui mezzi pubblici, quindi autobus e tram spiega il vicesindaco Arturo Lorenzoni - dovrebbe essere prioritariamente riservato a persone anziane, invalide, con bambini in tenera età e a donne incinte. Ma non si può obbligare nessuno ad alzarsi. I cartelli rappresentano comunque un cambiamento di prospettiva, un passaggio chiave per eliminare ogni barriera nella nostra città».
CAMBIAMENTO CULTURALE
Secondo Lorenzoni l'iniziativa si rende necessaria anche a causa di un cambiamento culturale che, negli ultimi anni, si è registrato anche tra gli utenti dei mezzi pubblici. «In passato si dava per scontato che un giovane cedesse il posto in autobus quando a salire era un anziano o una donna incinta dice ancora l'esponente di Coalizione Civica - Oggi non avviene più. Di conseguenza stiamo cercando di invertire la tendenza. La campagna è stata pensata proprio per questo».
L'iniziativa messa in campo da Comune e BusItalia, però, non si limiterà a mandare messaggi edificanti. «Chi non si alza per cedere il posto a chi è in difficoltà, non potrà essere multato spiega il presidente di Busitalia Veneto, Andrea Ragona Il nostro personale però farà di tutto per far rispettare un comportamento che dovrebbe essere dato per scontato. Chi è in difficoltà ed è costretto a rimanere in piedi all'interno dei nostri mezzi, potrà così rivolgersi o all'autista o al controllore che, a sua volta, dovrà far presente a chi è seduto che il regolamento prevede il diritto di prelazione dei posti a sedere per le categorie più deboli».
Tra i promotori del posto protetto c'è anche il consigliere della lista Lorenzoni, Paolo Sacerdoti, che ha annunciato un progetto, in collaborazione con l'Università, per la realizzazione di un percorso senza barriere architettoniche per gli studenti disabili, che unirà il cuore pulsante dell'ateneo padovano, il Bo, con gli istituti universitari del più periferico Portello.
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Il Gazzettino