JESOLO - Si era presentato a Lecco, dove la nazionale Parlamentari di Lara Comi avrebbe dovuto affrontare la rappresentativa della Figc femminile in una partita contro le violenze...
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Per lui, Lara Comi era diventata una vera e propria ossessione. Messaggi, mail, telefonate: un incubo per l'eurodeputata che aveva già chiesto alle forze dell'ordine di intervenire, tanto che il tribunale di Busto Arsizio nei mesi scorsi aveva imposto all'uomo un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla donna. Niente da fare: Bernardini, qualche giorno fa, si era deciso a fare il grande passo, anello e proposta di matrimonio. Ad attenderlo, però, a Lecco, c'era la digos che al suo arrivo ha fatto scattare le manette. A dare la notizia dell'arresto è stata la stessa Comi con una nota. «Questo pomeriggio le forze dell'ordine hanno provveduto all'arresto del mio stalker che purtroppo da mesi e mesi minacciava la mia serenità e la mia libertà», ha scritto la vicepresidente del Partito popolare europeo. «Desidero per questo ringraziare la Polizia di Stato, che mi è sempre stata vicina, con in particolare il prefetto Gabrielli, la Procura di Lecco che si è attivata subito con il provvedimento di arresto e quella di Busto Arsizio -prosegue la Comi-. Purtroppo la cronaca di questi giorni continua ad offrire storie terribili, finite in tragedia. Per questo il mio impegno per una nuova cultura del rispetto delle donne e per la piena applicazione delle norme contro la violenza continuerà con maggior impegno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino