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TREVISO - Ha chiuso i conti con il fisco e si appresta a farlo anche con la giustizia. Lanfranco Cirillo, imprenditore di Treviso trapiantato a Brescia, cittadino russo e ribattezzato l'architetto di Putin per la vicinanza con lo zar, ha ufficialmente pagato all'agenzia delle Entrate quasi 20 milioni di euro, contestati dall'autorità giudiziaria italiana. I suoi legali hanno presentato la distinta del versamento nel corso della nuova udienza del processo a Brescia a carico di Cirillo, finito sotto inchiesta per reati fiscali - tra cui estero vestizione e autoriciclaggio - e per un periodo anche ricercato dopo che la Procura di Brescia aveva firmato un mandato di arresto internazionale.
VERSAMENTO RECORD
Il pagamento al fisco è il più alto mai incassato, da parte di una persona fisica, dalla direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Brescia. «Con tale pagamento viene definito un contenzioso in cui l'iniziale pretesa del fisco ammontava a oltre 33 milioni», precisa l'avvocato Stefano Lojacono, legale di Cirillo. L'architetto di Putin si è sempre proclamato innocente: «Ho accettato l'accordo con l'Agenzia delle Entrate senza ammettere nulla. Unicamente per rispetto delle istituzioni e del mio Paese di origine e per non diventare io stesso un ostacolo alla potenziale ripresa delle relazioni tra Italia e Russia», disse, professando la sua innocenza.
Il processo è stato aggiornato perché la difesa sta trovando un accordo con il pm Erica Battaglia per il patteggiamento.
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Il Gazzettino