Ordine pubblico, via Piave e risse a Jesolo: il ministro Lamorgese al Cosp di Venezia

La rissa tra nigeriani in via Piave a Mestre
MESTRE - Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese quel tavolo lo conosce bene: dal 2010 al 2012 è toccato a lei convocarlo. L’ex prefetto di Venezia oggi,...

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MESTRE - Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese quel tavolo lo conosce bene: dal 2010 al 2012 è toccato a lei convocarlo. L’ex prefetto di Venezia oggi, tornerà a Ca’ Corner, durante un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, da ospite. Non da spettatrice, ovviamente, considerato il suo ruolo, ma da interlocutore di massimo livello per ascoltare le istanze in materia di sicurezza che arriveranno dai vertici delle forze dell’ordine e dal prefetto Vittorio Zappalorto. L’incontro è previsto per questa mattina alle 10 e fa parte di un tour che Lamorgese sta facendo in tutte le principali città italiane. Si toccheranno, con ogni probabilità, gli argomenti più sensibili nell’ambito della città metropolitana. Uno dei temi più caldi è quello degli organici del personale: i sindacati di polizia, infatti, si sono lamentati perché per il periodo estivo, da Roma, non sono arrivati i rinforzi sperati. E in un periodo particolarmente delicato, visto che con gli arrivi di luglio e agosto tra Venezia e litorale il numero della popolazione cresce esponenzialmente, il timore di non avere abbastanza pattuglie per far fronte a alle esigenze di sicurezza e sorveglianza è reale. 


LITORALE
Uno degli argomenti dovrebbe essere appunto la sicurezza nella zona delle spiagge. In particolare a Jesolo, dove gli episodi di violenza in questo ultimo periodo hanno fatto drizzare le antenne al prefetto. Senza contare che, con l’emergenza sanitaria ancora in corso, sono queste le zone in cui il rischio assembramenti è più consistente. Rispetto a un anno fa ci sono i vaccini, certo, ma il pericolo di nuovi cluster non è certo passato. 


VIA PIAVE


L’altro fronte dovrebbe essere il centro di Mestre. Via Piave, in queste ultime settimane, sembra essere tornata indietro di tre anni. Non tanto per la presenza degli spacciatori (quella, in realtà, salvo una breve parentesi nell’estate 2018 dopo l’operazione della squadra mobile, c’era sempre stata), quanto per il ritorno degli episodi di violenza tra bande, vedi l’accoltellamento del 15 luglio. La settimana scorsa, sul tema, era stato convocato un cosp ad hoc: probabile che alla ministra vengano presentate le strategie e le proposte avanzate a quel tavolo. Lamorgese conosce bene le criticità della città e della provincia, proprio per il suo passato da delegato locale del governo in laguna. Proprio per questo motivo ci sono grandi aspettative sull’esito dell’incontro: la speranza è che possa portare importanti novità operative. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino