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LAMON - Vendite a gonfie vene ieri alla Mostra Mercato del fagiolo di Lamon, che fin dalla mattina ha attirato numerosi visitatori. Tutti, ovviamente, muniti di green pass. Il sipario si è alzato alle 8, quando gli espositori, una cinquantina, erano già pronti alle loro postazioni. Per i parcheggi, viste le previsioni meteo di anche pioggia intensa, sono stati utilizzati gli spazi asfaltati sulle strade della Campagna, oltre al classico parcheggio della Valina per la sosta dei mezzi degli espositori. Un'organizzazione degli spazi, studiata al dettaglio, tenendo conto non solo della pandemia evitando gli assembramenti; ma anche dei prati inzuppati dall'eventuale pioggia che sarebbe potuta cadere a catinelle. Ormai i lamonesi sanno come organizzare la classica Fiera del Fagiolo e stanno imparando anche come fare una manifestazione a prova di covid, come la Mostra Mercato nata in epoca pandemica. Immancabili il sindaco Ornella Noventa, la Pro Loco con il presidente Ruben Faoro, Federica Faoro per la Protezione Civile. Il primo cittadino a chiusura della manifestazione commenta: «È piovuto per buona parte del pomeriggio. Penso che la pioggia intensa abbia rovinato un po' la manifestazione. Ma stamattina di gente ne ho vista tanta. Un segnale che le persone hanno voglia di tornare a vivere nella normalità. Ho sentito il vigile comunale e non mi ha segnalato alcuna problematicità per quanto riguarda l'ordine pubblico. Ringrazio tutti, volontari e la gente che è venuta a Lamon che sente come sua questa manifestazione fatta di cose autentiche».
LA GIORNATA
Insomma la Mostra del Mercato del Fagiolo di Lamon nel mattino fino a dopo pranzo è andata bene, nel pomeriggio con la pioggia diluviale no.
LA PRESIDENTE
Al centro quello della presidente consortile Tiziana Penco con il socio collaboratore delle coltivazioni di San Donato Ivan Lubrini, a mille metri di quota sotto le crode del Monte Coppolo. Negli anni scorsi erano al centro della piazza, per evitare assembramenti sono stati spostati a lato. La presidente: «I prezzi? Il secco 20 euro al kg, 6 euro il fresco. Abbiamo venduto bene nonostante l'edizione dell'avvenimento sia stata ridotta. Io direi che abbiamo venduto molto e continua la gente ad arrivare. La produzione di quest'anno? Fa il paio con quella del 2020».
GLI ESPOSITORI
Sotto il municipio il gazebo della macelleria feltrina Da Valerio che fa anche salami di pecora di razza Lamon. Vicino non poteva mancare il banco dei prodotti fatti con lana di pecora Lamon. Dietro il bancone Vittorino Pante, presidente dell'Associazione Fea de Lamon, un espertissimo del campo agricolo e dell'allevamento di pecore e bovini. Dopo la piazza il capannone della Pro Loco con vendita di assaggi di vini e di specialità di cibi lamonesi. A servire c'era anche il vicesindaco Federico Faoro e il presidente della Pro Loco, ente fulcro organizzatore. I tavoli per gli assaggi delle specialità locali, sono pieni di gente. La manifestazione era iniziata venerdì sera con il concerto nella chiesa sconsacrata, adibita alla cultura, di via Roma.
Il Gazzettino