Lagosta (Lastovo), l'isola croata Covid free: nessun caso di contagio da febbraio

Lagosta (Lastovo), l'isola croata Covid free: nessun caso di contagio da febbraio
Se il Covid-19 dilaga a macchia d'olio sulle due sponde dell'Adriatico, vi è un luogo però che fa eccezione: si tratta dell'isola di Lagosta (in croato...

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Se il Covid-19 dilaga a macchia d'olio sulle due sponde dell'Adriatico, vi è un luogo però che fa eccezione: si tratta dell'isola di Lagosta (in croato Lastovo), a metà mare tra Italia e Croazia, nella Dalmazia Centrale dove da febbraio a oggi non si è verificato nemmeno un caso d'infezione. Come ammettono i suoi 760 abitanti, le misure restrittive imposte dal Comando di crisi della Protezione civile croata vengono rispettate, almeno in larga misura, solo con violazioni minime.

La stagione turistica si è svolta regolarmente, anche se il numero degli ospiti è diminuito rispetto agli anni scorsi. Come riferisce a La Voce del Popolo, il quotidiano in lingua italiana di Fiume, Margaret Hropi, a capo del Comando di crisi di Lagosta, «nessuno sa il perché dell'assenza del Coronavirus tra i residenti. Abbiamo avuto un'estate piuttosto movimentata, un discreto numero di turisti, viviamo come tutto il resto della nazione. Ci sono quelli che si attengono strettamente alla misure imposte, altri che invece le rispettano un po' meno, dunque non ci sono comportamenti che esulano dalla norma nazionale. Forse la nostra immunità collettiva è maggiore: Lagosta dista circa 5 ore di traghetto da Spalato».
Alcuni residenti che hanno dovuto ricorrere alla quarantena, ma si tratta di persone che rientravano per lavoro sulla terraferma e che non hanno sviluppato la malattia. Gli abitanti sono sparpagliati su 50 chilometri quadrati e circondati da altrettanti chilometri di mare, perciò è come se fossero tutti in un regime costante di isolamento. Rispettando le norme di sicurezza, si prendono cura gli uni degli altri, perché salvaguardando la salute del vicino, salvaguardo la mia.

 


GRAVIDANZE

Ma Lagosta è particolare anche per un altro dato, quello concernente le nascite. Infatti, circa una decina di bambini dovrebbe venire alla luce tra gennaio e febbraio del 2021. Osservando il totale della popolazione, sembrerebbe che i lagostani siano in completa controtendenza rispetto al resto della Croazia. Le future mamme, anche se hanno già dei figli e risiedono in zone distanti, si conoscono tutte, perché il ginecologo è reperibile soltanto a Spalato e, dunque, si ritrovano sul traghetto per sottoposi alle visite mediche. Il lockdown ha prodotto anche un risultato inaspettato, ovvero l'incremento della popolazione, che per un'isola piccola e lontana dalla terraferma è sicuramente un dato positivo.


Lagosta, conosciuta fin dai tempi degli antichi greci e poi colonia romana, fu spesso contesa da Venezia fino al XIII secolo, quando passò alla Repubblica di Ragusa, l'attuale Dubrovnik. In seguito al Trattato di Rapallo, che pose fine alla Prima Guerra Mondiale passò sotto il Regno d' Italia, dal 1920 al 1947; in questo periodo la popolazione italiana aumentò in modo considerevole, per ridursi di molto a seguito del passaggio alla Jugoslavia. Fino al 1990 è stata una importante base navale, con la nascita della Croazia è divenuta una meta frequentata da chi ricerca mare azzurro e un ambiente incontaminato. La presenza veneziana è rappresentata dalle numerose chiese, ma anche dal frequente cognome Frlan, croatizzazione di Furlan, mentre a Ubli, dove attraccano le navi da e per Spalato, sorge un villaggio per pescatori costruito Ventennio con la classica architettura fascista.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino