Piattaforma galleggiante sul lago, insorgono gli ambientalisti: «Così diventa un Luna park»

Il lago di Lago
TARZO - Il progetto "Cortili frattali", finanziato con fondi Pnrr, finisce ancora una volta sotto alla lente del consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TARZO - Il progetto "Cortili frattali", finanziato con fondi Pnrr, finisce ancora una volta sotto alla lente del consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) che sul tema ha depositato in Regione un'interrogazione, a cui ha replicato l'assessore regionale ai parchi Cristiano Corazzari. Parole che però non hanno tranquillizzato Zanoni, da sempre contrario al progetto che interesserà la sponda tarzese del lago di Lago, dove sarà realizzato un percorso pedonale in continuità con l'esistente che costeggia i due laghi, andando a posare anche una passerella galleggiante sul fac-simile di quella presente sulla sponda opposta.

«Il progetto - afferma Zanni - è destinato a essere bloccato per colpa di due polpette avvelenate che violano la tutela dell'area: la passerella da 366mila euro che deturperà il canneto, luogo di nidificazione dell'avifauna, e il cortile galleggiante da 305mila euro, da collocare all'interno dei laghi. Tutto questo in barba a ogni norma europea, a quelle sulla prevenzione dal dissesto idrogeologico e pure alle delibere regionali applicative. E senza tener conto dell'Agenda ONU 2030 che punta a tutelare ambiente e del Pnrr, che ha come pilastro la sostenibilità ambientale». Quanto alla risposta avuta da Corazzari aggiunge: «L'assessore - ha dichiarato - che la questione non è di competenza regionale, ma in realtà le delibere della giunta entrano nel pieno delle questioni aperte. Monitorerò la procedura in corso affinché le norme europee vengano rispettate e i laghi di Revine non vengano trasformati in un luna park galleggiante». Il sindaco Gianangelo Bof era già intervenuto nei mesi scorsi dopo le proteste sollevate anche dal Gruppo Difesa Laghi Revine Lago/Tarzo, affermando che ancora il progetto esecutivo non è stato depositato. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino