SAN VITO - (g.b.) Il caso dei cigni in pericolo diventa motivo di ritorsioni turistiche. Da Verona una signora ha telefonato in municipio ieri mattina per annunciare che non...
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Il lago di Mosigo d'inverno ghiaccia. La situazione è già tale, salvo una piccola pozza dove i cigni convivono con decine di anatre, da spingere alcune persone del paese, preoccupate per come potrà proseguire la stagione, a portare cibo e chiedere aiuto. De Bon precisa: «Ho incontrato tre signore che mi hanno esposto le loro preoccupazioni riguardanti le sorti del gruppo di cigni. Dopo aver premesso l'incompetenza del comune in materia di gestione e tutela della fauna selvatica ho chiesto cosa avrei potuto fare per loro. Mi hanno chiesto di verificare la procedura già iniziata dalla Polizia provinciale per il parere di Ispra per la cattura e traslocazione dei cigni. Ho subito chiamato il tecnico di Ispra e, in viva voce, abbiamo appreso che il cigno non è traslocabile, i suoi spostamenti devono essere volontari, e non deve essere alimentato artificialmente per non creare dipendenze». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino