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Incidente sul lago di Garda, i due tedeschi responsabili della morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti sono stati denunciati a piede libero ma non potranno far ritorno in Germania. Intanto, però, alcuni testimoni smentiscono la versione dei due turisti. «C'è stato un boato fortissimo nel cuore della notte», raccontano alcuni testimoni, come riporta Il Giornale di Brescia. Si tratta di due giovani coniugi che stavano passando il fine settimana in una villetta proprio a Salò, sul lago di Garda, e che dal giardino hanno assistito allo schianto tra l'imbarcazione dei turisti e quella di Umberto, ormeggiata. Proprio la loro segnalazione è stata decisiva per far sì che i sommozzatori recuperassero il corpo di Greta, 25 anni, dispersa dopo l'impatto e trovata a quasi 100 metri di profondità.
La versione dei testimoni contraddice quella dei turisti tedeschi, che una volta identificati avevano spiegato ai carabinieri: «Era buio, non ci siamo accorti di nulla». I due turisti tedeschi, di 52 anni, erano alla guida del motoscafo Riva di loro proprietà (e non noleggiato come era stato dichiarato all'inizio dagli inquirenti): ora sono indagati a piede libero per duplice omicidio colposo e omissione di soccorso.
Intanto, la Procura di Brescia ha disposto l'autopsia sui corpi del 37enne Umberto Garzarella e della 25enne Greta Nedrotti.
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Il Gazzettino