Uccise il ladro che stava scappando Il pm: «Dev'essere processato»

Franco Birolo e la tabaccheria a Cive' di Correzzola
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CORREZZOLA - Omicidio per eccesso colposo di legittima difesa. È questa l’accusa contestata dal sostituto procuratore Benedetto Roberti nell’avviso di conclusione indagini a carico di Franco Birolo, il 49enne tabaccaio di Civè di Correzzola che, nella notte tra il 25 e il 26 aprile di due anni fa, aveva ucciso con un colpo di pistola un ladro sorpreso a rubare nel suo esercizio commerciale.




Il pm ha derubricato l’accusa iniziale di omicidio volontario sulla scorta della consulenza balistica prodotta dall’esperto Marco Piovan. Igor Ursu, 23enne moldavo, è stato colpito da distanza ravvicinata da un proiettile calibro 9 sparato dalla pistola semiautomatica Glock di Birolo. Secondo il consulente il ladro si trovava ad una distanza non superiore al metro e mezzo dal tabaccaio.



Il pubblico ministero Roberti gli contesta di aver ecceduto in maniera colposa dai termini fissati dal codice per la legittima difesa. Sostanzialmente per tre ragioni: Igor Ursu e il complice Gheorghe Neagu, bloccato dal tabaccaio e poi arrestato dai carabinieri, erano disarmati. La vittima stava cercando di scappare dalla tabaccheria quando è stata raggiunta dal proiettile. Infine Franco Birolo non era un grande esperto di armi. Maneggiava per la prima volta la Glock calibro 9 senza aver mai compiuto il benchè minimo addestramento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino