Rubava biciclette e offerte in chiesa: dovrà andare a processo un 32enne

La chiesa della Commenda oggetto di furti
ROVIGO - Il ladro seriale delle biciclette in città, ma anche delle monte nelle cassettine delle offerte nelle chiese, andrà a processo. Lo ha deciso il giudice per...

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ROVIGO - Il ladro seriale delle biciclette in città, ma anche delle monte nelle cassettine delle offerte nelle chiese, andrà a processo. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari nei confronti di un 32enne rodigino, che risulta senza fissa dimora, e che si è reso autore di furti continui nella città, nei due "settori" detti.

I reati, secondo le contestazioni del pubblico ministero dopo le indagini, si sono svolti in quasi due anni, tra l'inizio del 2022 e la fine del 2023. Molti di questi hanno avuto come obiettivo le biciclette, ancor più se elettriche per il più alto valore. In totale ne avrebbe arraffate una ventina, con un solo colpo andato a vuoto perché era stato visto dal proprietario, che l'aveva inseguito e alla fine era riuscito a farsi riconsegnare la due ruote. Meta dei suoi radi erano l'area della stazione ferroviaria, naturalmente il posteggio delle biciclette che si trova vicino all'ex scalo merci, ma anche in centro tra le rastrelliere, senza disegnare pure i monopattini, naturalmente quelli elettrici.
Per gli spiccioli, invece, si rivolgeva alle chiese, dove entrava a scassinare le cassette delle offerte, come pure si intrufolava nelle sacrestie cercando di trovare denaro od oggetti di valore nei cassetti dei mobili. E in queste occasioni, a novembre 2022, era avvenuto un fatto che all'epoca fece scalpore, perché nel santuario di piazza Cervi era stato scoperto dal sacrestano mentre stava scassinando una cassetta. Il 32enne, per fuggire, aveva aggredito appunto il sacrestano prendendolo per il bavero, poi gli aveva torto una mano provocando anche una ferita di lieve entità.
Il senza fissa dimora, però, non era sconosciuto alle forze dell'ordine, tanto che più volte aveva ricevuto dei divieti di ritorno in città, dalla quale era stato appunto allontanato, ma Rovigo evidentemente gli piaceva e vi era tornato più volte, violando i detti divieti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino