Venezia. Ladro di offerte sorpreso a rubare in chiesa da un parrocchiano che lo segue e sventa un secondo furto

Si tratta di un 40enne veneziano non nuovo a imprese simili

La chiesa dei Santi Apostoli a Venezia in una foto d'archivio
VENEZIA - La segnalazione, puntuale e con tanto di foto che lo immortalava sul fatto, è arrivata ai carabinieri da un parrocchiano. Ora per chiudere il cerchio sul presunto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - La segnalazione, puntuale e con tanto di foto che lo immortalava sul fatto, è arrivata ai carabinieri da un parrocchiano. Ora per chiudere il cerchio sul presunto ladro di elemosine mancherebbe solo la formalità del riconoscimento da parte del testimone. Con ogni probabilità si tratta di un 40enne veneziano non nuovo a queste imprese, tanto che lo si potrebbe definire un scassinatore seriale specializzato nei furti all’interno degli edifici sacri del centro storico. L’ultimo dei quali gli sarebbe stata fatale.

Due furti

L’uomo infatti è stato sorpreso dal fedele proprio mentre tentava di aprire, armato di un grosso cacciavite, la cassetta delle offerte con le candele nella piccola chiesa di Santa Sofia in Strada Nuova. A scompaginare i suoi piani l’intervento appunto del parrocchiano che gli ha intimato di fermarsi, facendolo scappare. Ma invece di lasciar perdere e allontanarsi, il recidivo ha tentato un altro colpo, stavolta nella chiesa dei Santi Apostoli, non accorgendosi di essere stato seguito a distanza dallo stesso parrocchiano. Qui, come fosse uno dei tanto devoti, si è inginocchiato davanti a una delle immagini sacre nella prima cappella a sinistra, fingendo di pregare e poi con fare guardingo, munito di una pila a stilo, ha guardato attraverso la fessura delle monete per controllare se dentro il contenitore ci fosse del denaro. Convinto di essere solo o per lo meno che nessuno lo stesse tenendo d’occhio, si è messo all’opera. Ma quando si è accorto che il medesimo sconosciuto che lo aveva allontanato da Santa Sofia lo stava raggiungendo, ha mollato tutto ed è scappato in direzione del Ponte dei giocattoli, facendo perdere le proprie tracce.
Non sapeva che il parrocchiano si era fissato bene in mente tratti somatici e abbigliamento, riuscendo persino a fotografarlo seppur in maniera fortunosa. Il parrocchiano quindi si è rivolto immediatamente ai militari dell’Arma, raccontando nel dettaglio i due tentativi di furto da lui sventati, fornendo tutta una serie di informazioni che si sono rivelate utili a portare gli investigatori, a quanto pare, sulla strada giusta. Se il riconoscimento andrà a buon fine allora si procederà di conseguenza. Non è la prima volta che la chiesa dei Santi Apostoli è teatro, suo malgrado, di episodi del genere. Tre anni fa finì in manette un 38enne placcato in flagranza da alcuni fedeli che lo hanno trattenuto fino all’arrivo della polizia che poi gli ha stretto le manette ai polsi con l’accusa di tentato furto aggravato.


E anche nel 2018 è finita nel mirino dei ladri: era l’antivigilia di Natale. Allora vennero trafugati due candelieri d’argento, un’acquasantiera e un mazzo di chiavi e pure in quell’occasione il responsabile venne bloccato quasi subito e il bottino recuperato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino