Aggredito dal ladro in casa, ragazzo si improvvisa investigatore e lo rintraccia grazie a Facebook: arrestato un 33enne

Ricerche in Facebook portano all'arresto del ladro
CODEVIGO (PD) - ​Un investigatore nato. Attraverso Facebook è riuscito a riconoscere il bandito entrato nella sua abitazione, la notte tra il 16 e il 17 giugno.  ...

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CODEVIGO (PD) - ​Un investigatore nato. Attraverso Facebook è riuscito a riconoscere il bandito entrato nella sua abitazione, la notte tra il 16 e il 17 giugno. 


Adesso il 33enne di Codevigo si trova dietro alle sbarre di una cella, accusato di tentata rapina. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno anche perquisito il suo appartamento, ma non hanno sequestrato nulla di utile alle indagini. 

I FATTI
La notte tra il 16 e il 17 giugno, secondo l’accusa, Nicola Pasotti, si è intrufolato in una abitazione di via Corte Fogolana a Codevigo. Quasi tutti i componenti della famiglia stavano dormendo, tranne uno: era impegnato a giocare con la Playstation nel salotto.
Quando, ad un certo punto, ha sentito dei forti rumori provenire dalla porta d’ingresso. Così ha lasciato la consolle e si è diretto verso l’entrata. Sorpresa, si è trovato davanti un uomo. 
Spaventato gli ha urlato di andarsene, ma il bandito ha reagito spingendolo e ingaggiando con lui una colluttazione. Gli ha spaccato gli occhiali da vista e rifilato un calcio sulla gamba sinistra. Le grida e il frastuono hanno svegliato gli altri componenti della famiglia che sono accorsi in aiuto del ragazzo, costringendo alla fuga il trentatreenne.

LE INDAGINI
L’aggredito è stato costretto a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso, ed è stato giudicato guaribile in cinque giorni. Durante la lotta, nel salotto di casa sua, ha però guardato negli occhi il bandito. 
Dopo qualche ora dall’accaduto e passato lo choc, il ragazzo si è ricordato di avere già visto quell’uomo alla fermata dell’autobus nella frazione di Santa Margherita di Codevigo. Così il detective che c’è in lui è entrato in azione. Si è messo davanti al computer e ha cercato l’identità del bruto su Facebook. E da bravo investigatore in erba lo ha trovato. Una volta risalito all’identità del bandito lo ha denunciato ai carabinieri. 

IN CARCERE
Sono così scattate le indagini coordinate dal pubblico ministero Sergio Dini. Gli inquirenti hanno controllato il casellario giudiziale del 33enne, anche lui residente a Codevigo, e hanno trovato a suo carico diversi precedenti di polizia. Poi hanno sentito anche il racconto dei parenti del giovane aggredito: anche loro dopo avere cercato di fermarlo lo hanno visto in volto. 


In settimana i carabinieri, su ordine della Procura, hanno perquisito l’abitazione di Pasotti. Quando i militari gli hanno comunicato il motivo della loro “visita”, lui ha esclamato: «Non so di cosa parlate”. Gli investigatori non hanno trovato nulla di utile alle indagini. Il 33enne è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di tentata rapine ed è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere. 
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Il Gazzettino