Montebelluna. Ladri per tre volte in 12 giorni nella casa della nonna 90enne cieca: ora i nipoti fanno la guardia

MONTEBELLUNA (TREVISO) - Per tre volte in dodici giorni a casa della nonna cieca. E ora i nipoti fanno la guardia. In un periodo in cui il problema furti si sta rivelando un...

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MONTEBELLUNA (TREVISO) - Per tre volte in dodici giorni a casa della nonna cieca. E ora i nipoti fanno la guardia. In un periodo in cui il problema furti si sta rivelando un incubo, con case prese di mira a tutte le ore, anche in presenza dei proprietari, spicca il caso di una novantenne di Posmon, cieca e vittima degli acciacchi, che per almeno tre volte, negli ultimi dodici giorni, è stata visitata dai ladri. Tanto che i nipoti ora sono scesi in campo per difenderla.


LA TESTIMONIANZA
«Tutto è cominciato dodici giorni fa - racconta uno dei nipoti - lei ha novant’anni, è cieca, vive con mio papà ma tutto il giorno è da sola perché lui lavora. I ladri, in quella prima occasione, sono entrati al primo piano arrampicandosi dal terrazzo e approfittando delle uniche finestre che non avevano le inferriate. Al piano superiore ci sono le camere e hanno portato via un po’ di orologi e degli orecchini». Ma non è finita qua. «Giovedì di questa settimana - continua il nipote - sono entrati allo stesso modo. Hanno sradicato le persiane e aperto una finestra. Non hanno portato via nulla. Si sono diretti a una piccola cassaforte e hanno provato a scassinarla, ma non ci sono riusciti. Mia nonna era in casa ma non si è accorta di nulla. Solamente dopo un po’ ha sentito freddo e capito che c’era una finestra aperta». Dieci giorni fa il terzo round. «Venerdì sera - dice ancora il nipote - sono andato lì di guardia. Verso le otto meno dieci ho sentito un rumore. Era un ragazzo armato di martello che cercava di entrare. L’ho allontanato e ha risposto ai miei insulti con un chiaro accento dell’est. Questa sera invece c’è mio fratello. I carabinieri sono informati. Li ho invitati a ripassare perché ci sono movimenti di gente strana. Nel frattempo stiamo mettendo in sicurezza tutte le finestre, così poi la nonna potrà stare più tranquilla».


L’ELENCO E’ LUNGO


Questo però è solo uno di innumerevoli casi che interessano tutto il comprensorio. A inizio settimana, ad esempio, a Nervesa i ladri, fra le 17 e le 18,30, hanno tentato di entrare in via Lasinio. «Non ci sono riusciti - dice il proprietario - molto probabilmente grazie al rientro della mia compagna. Hanno però danneggiato finestre e balconi». Ladri anche in via Santi Angeli, via San Martino e via Sernaglia. «Ci son stati dei furti la stessa sera -dice uno dei residenti- Le case erano senza i proprietari e questa “banda” cerca soldi, oro e casseforti. Sembra che prima suonino al campanello per essere sicuri che non ci sia nessuno in casa, per poi operare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino