I ladri rubano il rame dai pozzetti e lasciano un'intera strada senza luce

Il sindaco di Castelnovo Bariano Massimo Biancardi
CASTELNOVO BARIANO - I predoni del rame sono tornati all’attacco della pubblica illuminazione. Giovedì scorso hanno di nuovo colpito in via Spinea, prima...

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CASTELNOVO BARIANO - I predoni del rame sono tornati all’attacco della pubblica illuminazione. Giovedì scorso hanno di nuovo colpito in via Spinea, prima dell’incrocio con la Giacciana, non lontano dalla rampa arginale di Bariano. La solita tecnica per gente che conosce la zona, potrebbe essere la stessa mano ignota che qui ha già rubato lo scorso ottobre. Sono spariti metri e metri di rame per cui l’intera Spinea da Bariano alla zona commerciale per 1,5 km è rimasta al buio in fatto di pubblica illuminazione.  


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Non aiuta le indagini il fatto che il furto sia stato commesso in una zona isolata, dove più difficili sono i controlli preventivi e repressivi. La tecnica è collaudata: di notte vengono aperti i pozzetti e allentati i morsetti, per non dare  nell’occhio, e la notte seguente il prezioso metallo viene estratto in filo.
«Pure stavolta - spiega Massimo Biancardi, il primo cittadino castelnovese - abbiamo presentato circostanziata denuncia ai carabinieri di Castelmassa e tutti auspichiamo che queste canaglie vengano assicurate al più presto alla giustizia» .


Già nello scorso ottobre il sindaco Biancardi aveva denunciato il triste fenomeno. «I soliti ignoti - osservava - rubano i cavi e i fili elettrici nei pozzetti e nelle condutture dei pali della pubblica illuminazione e ciò avviene in tutto il territorio comunale. Gravi danni sono stati riscontrati in fondo a via Spinea all’incontro con Argine Po, in Colombano (cimitero), in via delle Province, la rampa di accesso al ponte sul Po. Questi delinquenti recuperano il rame solo per un guadagno pronto cassa nell’illegalità della ricettazione a fronte di spese impreviste per il nostro già agro bilancio civico». Si tratterebbe di gente che ha ormai collaudato questo tipo di furto, provvedendo ad aprire i pozzetti sotto i punti luce per estrarre i cavi sotterranei in rame e ciò per centinaia di metri. Il rame al mercato nero, purtroppo, resta è molto richiesto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino