I ladri non se ne vanno da Quero: il prefetto convoca i sindaci feltrini

Ladri in azione da 4 giorni a Quero Vas, non se ne vanno
QUERO VAS - L’incubo che hanno vissuto per 5 notti dopo i furti a cavallo di Ferragosto i cittadini di Rivai e Mellame, ora lo stanno vivendo i residenti di Quero Vas. Anche...

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QUERO VAS - L’incubo che hanno vissuto per 5 notti dopo i furti a cavallo di Ferragosto i cittadini di Rivai e Mellame, ora lo stanno vivendo i residenti di Quero Vas. Anche qui, dopo diversi furti tentati e un paio messi a segno, i malviventi sembrano lanciare la sfida al paese: stanno scorrazzando in zona da giorni. E ieri due furti segnalati anche a Fonzaso )in via Nogare e via Arsiè). Il caso dell’emergenza furti nel Feltrino sarà al centro di un tavolo convocato per domani in Prefettura con i sindaci di Arsiè, Quero e Fonzaso. Solo allora si conoscerà il piano varato dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito ieri a Palazzo dei Rettori e ha analizzato anche i casi di Arsiè e Quero Vas.

LA PAURA A Quero Vas tutto è iniziato venerdì scorso, quando i malviventi sono entrati in azione in alcune case. La tensione è salita poi il giorno dopo, alla scoperta di varie intrusioni, che non si sono fermate sabato e domenica. Da allora si è ripetuto il drammatico copione (già visto a Rivai e Mellame) di notti insonni per gli abitanti del paese. O ancora la paura di ogni persona non conosciuta che si aggira per le vie. Le ronde in strada e la caccia al ladro. L’emergenza è in particolare nella zona San Valentino e via per Schievenin, l’area di Quero ovest.

LA NOTTE INSONNE Così è andata anche tra martedì e mercoledì quando la banda che sta tenendo sotto scacco paesi interi, i “soliti” tre individui incappucciati molto agili, sono stati avvistati da alcuni residenti. Erano nell’area dell’ultimo agglomerato di case a Quero: i tre sospetti sono fuggiti a piedi nei campi e nella via Schievenin. Gli abitanti hanno iniziato a inseguirli e in concomitanza si sono uditi anche dei botti. C’è chi ha pensato a degli spari, ma erano dei petardi forse lanciati da qualcuno per spaventare i ladri. Nel frattempo sono sopraggiunte prontamente le pattuglie dei carabinieri di Feltre e della stazione di Quero che hanno avviato le ricerche dei malviventi. Si sono protratte per tutta la serata di martedì, purtroppo gli ignoti fuggitivi non sono stati intercettati: si sono dileguati nei boschi. La notizia positiva è che non ci sono stati furti nelle case. D’altronde sono tanti i residenti che, ormai, hanno avuto la spiacevole visita: a parte i due colpi fruttati oltre 10mila euro in totale ai ladri, negli altri casi hanno fatto solo danni. Molti abitanti poi si sono ritrovati la rete del giardino tagliata.

IL SINDACO «C’è molto allarmismo - spiega il sindaco di Quero Vas, Bruno Zanolla -, come sempre succede in questi casi perché è uno dei reati più fastidiosi e porta insicurezza in casa. In questi giorni c’è stata una presenza continua di questa banda, ma c’è stata anche un’azione molto incisiva delle forze dell’ordine. Noi abbiamo continuato a segnalare questa apprensione ed oggi (ieri ndr) ho parlato con la prefettura e scritto». Quel che è certo è che i controlli ci sono. «L’attenzione è massima da parte delle forze dell’ordine - prosegue il primo cittadino - sono stati garantiti rafforzamenti di presenze e tutte le azioni sono in corso, ma dobbiamo fare in modo che la popolazione collabori, ma lo faccia in maniera costruttiva. Non si possono fare azioni singole: si rischia di mettere a repentaglio la propria sicurezza e intralciare il lavoro delle forze dell’ordine. Bene invece il controllo di vicinato rafforzato, quindi proteggere le case monitorare le proprie aree esterne, tener chiuse le porte, ma evitare di andare nei giardini degli altri, rischiando di creare confusione alle forze dell’ordine». Gli ultimi raid di furti nelle case di Quero risalgono a una ventina di anni fa, quando ci fu un caso simile e quando il comune si dotò del sistema di videosorveglianza. «Non possiamo nascondere che c’è un allarmismo forte, come è evidente», concluse il sindaco. 

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Il Gazzettino