BELLUNO - Un esempio di ladro-prestigiatore è Anna Held, 55enne di Vimercate (Monza Brianza), che era venuta a Cortina a fine novembre per fare shopping. Acquistò in...
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IPNOSI E FURTO
«Non aveva idea di chi potesse essere stato - ha spiegato ieri il dirigente del commissariato di Cortina, Luigi Petrillo - d'altronde si tratta di persone esperte in questo tipo di furti, sono altamente specializzate, si muovono in Italia e anche all'estero, Principato di Monaco e altri centri dove possono trovare negozi di alta gamma dove in pochi secondi mettono a segno colpi da migliaia di euro». «Mettono in atto una serie di azioni - prosegue Petrillo -che creano un'empatia con la vittima. Poi passano all'azione, ma solo quando il negoziante abbassa le difese».
GLI INVESTIGATORI
I ladri-prestigiatori hanno anche buone probabilità di restare impuniti, visto che spesso la vittima si accorge di essere stata derubata solo diverso tempo dopo il furto. Così è accaduto nel caso di Cortina: il colpo a fine novembre, la scoperta solo a dicembre. «Avevamo pochi elementi su cui lavorare- spiega Petrillo -. Per prima cosa abbiamo acquisito le immagini della videosorveglianza interna della gioielleria e abbiamo per ricostruire la vicenda». Individuano la donna, ma quella è solo una faccia: non c'è nome e cognome. I poliziotti acquisiscono le immagini della videosorveglianza cittadina e ricostruiscono il percorso della ladra. Escae dal negozio con i suoi acquisti va verso l'auto. Una Modus, dove ad attenderla c'è un complice mai identificato. «Da lì - spiegano - siamo arrivati al proprietario della vettura e a chi si accompagnava. È spuntato così il nome della presunta responsabile».
IL CURRICULUM
La donna, Anna Held, 55enne, giostraia nata a Sesto San Giovanni e domiciliata in Lombardia, non è nuova a questo tipo di colpi. Venne arrestata anche una decina di anni fa proprio per un colpo simile: un furto da 20mila euro in gioielleria messo a segno grazie alla complicità di un'altra nomade del suo nucleo familiare, che restò impunita. Le donne si presentavano vestite elegantemente nei negozi, e costringevano i titolari a tirar fuori di volta in volta diversi articoli (orologi, bracciali, catenine) per mettere a segno i furti approfittando del momento in cui l'orefice si allontanava dal bancone. Negli anni quel modus operandi è stato consolidato e solo poco tempo fa la Hel è finita nuovamente in manette. Era il 2015. Anche in quel caso colpo inn gioielleria, con la solita tecnica e anche in questo caso venne identificata grazie alla videosorveglianza. Un curriculum che ha fatto scattare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, del gip di Belluno, Elisabetta Scolozzi, anche per il fatto di Cortina, come richiesto dal pm Marco Faion. È stata eseguita 15 giorni fa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino