Ladri svaligiano la casa dei vicini del ministro Nordio: si arrampicano fino al terzo piano e poi escono per le scale

Colpo in pieno giorno in Lungosile Mattei: rubati ori e gioielli. Sono fugiti fingendosi ospiti in visita

Ladri svaligiano la casa dei vicini del ministro Nordio: si arrampicano fino al terzo piano e poi escono per le scale
TREVISO - Ladri acrobati in centro a Treviso. Svaligiano un appartamento di via Lungosile Mattei arrampicandosi sui tubi del gas fino al terzo piano. Poi si allontanano con i...

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TREVISO - Ladri acrobati in centro a Treviso. Svaligiano un appartamento di via Lungosile Mattei arrampicandosi sui tubi del gas fino al terzo piano. Poi si allontanano con i gioielli, come se niente fosse. Escono dalla porta del condominio e sulle scale salutano addirittura i vicini. Il tutto in pieno giorno, a due passi dal palazzo in cui abita il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il colpo è stato messo a segno sabato pomeriggio, poco prima delle 17.30 da ladri professionisti. Due quelli visti allontanarsi con nonchalance dalla casa appena ripulita. Ma è probabile che ad attenderli ci fosse almeno un terzo complice, magari appostato in macchina vicino al Put, pronto a garantire la fuga a tutti, con un bottino da migliaia di euro. Un raid ben pianificato. E tutt’altro che isolato: nel fine settimana sono state segnalate altre incursioni in via Verdi, nella zona compresa tra il Put e il tribunale. 


 

LA TESTIMONIANZA
«Sono tornato a casa verso le 17.30. Con me c’era anche mia moglie - racconta un vicino, che abita nella palazzina da quattro unità -. Sulle scale abbiamo incrociato due sconosciuti, giovani. Non li avevamo mai visti prima. Uno indossava una giacca di pelle». La coppia di residenti si è sorpresa perché quei due non avevano l’aria di essere ospiti dei vicini. Ma a prima vista non davano neppure l’idea di essere dei criminali. «Ci hanno salutato: parlavano bene l’italiano, con un leggero accento straniero, probabilmente dell’Est Europa - prosegue l’uomo, ancora incredulo -. Uno era calvo, l’altro indossava un berretto». Ancora una rampa di scale e la sorpresa si è trasformata in sgomento. La porta di uno degli appartamenti del terzo piano era aperta. I vicini hanno avvertito subito i proprietari, che quel pomeriggio si erano assentati. Poi hanno chiamato anche il 112. Sulla porta non c’erano segni di scasso. I ladri infatti l’avevano usata solo per uscire. L’assalto era stato sferrato passando dal cortile interno. I malviventi si sono arrampicati sulle tubature del gas che corrono verticali sulla facciata. Agili come gatti, hanno raggiunto l’appartamento al terzo piano, come testimoniano le impronte di scarpe trovate sui muri. In casa, in quel momento non c’era nessuno. Arrivati sul terrazzo, hanno spaccato una finestra e da lì sono entrati in casa. Hanno rovistato nelle stanze cercando contanti e gioielli: refurtiva di valore e facile da nascondere in tasca e sotto i vestiti. Sono riusciti a svaligiare l’abitazione senza attirare l’attenzione. Poi sono usciti dalla porta principale, spacciandosi per visitatori. Una mossa sfacciata, che richiede anche una certa abilità “attoriale”. Evidentemente calarsi di nuovo dalle tubature era molto più azzardato. C’era il rischio di attirare gli occhi indiscreti dei residenti della via. Alcuni di loro, infatti, stavano rincasando. Così i due malviventi hanno preferito scendere le scale per poi dileguarsi, nella speranza che il furto venisse scoperto il più tardi possibile. In modo da avere più margine di fuga.


 

LE INDAGINI


Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri. I militari hanno raccolto tutti gli elementi utili a identificare i responsabili, a partire dall’identikit fornito dai vicini. Ci sono poi le tracce lasciate fuori e dentro casa. E i filmati delle telecamere pubbliche e private: gli investigatori le stanno acquisendo per ricostruire i movimenti dei ladri acrobati. Intanto tra i residenti dilaga il timore. C’è chi infatti pensava di «essere al sicuro abitando vicino a un ministro della Repubblica». Da quando l’ex magistrato Nordio è diventato guardasigilli, il livello di sicurezza si è innalzato. In via Lungosile sono state posizionate due nuove telecamere: una all’inizio della via, l’altra in corrispondenza della palazzina del ministro. E chiaramente quando torna a casa le guardie del corpo sorvegliano l’appartamento. «Ma evidentemente tutto questo non basta a scoraggiare i ladri, sempre più spregiudicati» osservano i residenti, preoccupati. I furti, che dallo scorso ottobre attanagliano la Marca, tornano a impensierire anche il capoluogo.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino