Ladri in casa, il proprietario spara due colpi di fucile in aria per metterli in fuga

LA PAURA - Spara due colpi di fucile in aria per mettere in fuga i ladri
VIGODARZERE -  Faccia a faccia con i ladri, spara due colpi in aria per spaventarli. Brutta avventura, domenica sera, per un pensionato di 65 anni che si è trovato a...

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VIGODARZERE -  Faccia a faccia con i ladri, spara due colpi in aria per spaventarli. Brutta avventura, domenica sera, per un pensionato di 65 anni che si è trovato a tu per tu con tre malviventi che stavano tentando di entrargli in casa.


I FATTI
È accaduto in via Sant’Antonio a Saletto di Vigodarzere, attorno alle 19. A quell’ora Rino Tognon, che prima della pensione ha lavorato come operaio in un’azienda che faceva imbottiture per salotti, si stava rilassando davanti alla tv, seduto tranquillamente sul divano, a guardare una trasmissione sportiva sul calcio. Ha sentito dei rumori insoliti provenire dalla porta vicino che collega con l’esterno della sua casa. Subito dopo ha avvertito aprirsi piano piano l’uscio e lì si è insospettito, e ha tolto il volume al televisore.


«Siccome avevo chiuso la porta poco prima, come faccio sempre alla sera, non riuscivo a capire quale fosse la ragione di quei rumori – racconta Rino - E così, dopo aver posato il telecomando sul divano, mi sono alzato e sono andato a vedere». E proprio in quel momento, una volta avvicinatosi alla porta e averla aperta, l’uomo si è trovato di fronte tre individui, vestisti di scuro e con il cappuccio in testa, che, vedendolo, sono sgattaiolati fuori alla velocità della luce.


Rino non ci ha pensato su due volte. «”Prendi il fucile, prendi il fucile”, ho gridato a mia moglie che era in cucina. Sono corso di sopra e dalla finestra ho sparato due colpi in aria, per spaventarli e per fargli capire che è meglio che stiano alla larga da qui. Il fucile è regolarmente denunciato e fino a poco tempo fa andavo al poligono di tiro. La mia reazione è stata solo per spaventarli anche perché i tre erano già scappati via, ma credo sufficientemente vicini per sentire lo scoppio degli spari». Dalla finestra Rino li ha visti saltare la siepe del giardino velocissimi e senza tentennamenti.


LA DESCRIZIONE
«Erano vestiti di scuro e avevano sul volto il passamontagna e in testa il cappuccio – continua Rino - Secondo me erano giovani perché non erano molto alti e dalla corporatura credo fossero ragazzini, e poi hanno saltato la siepe con grande agilità. Sono corsi via a piedi anche se mio nipote, dopo che gli ho raccontato cos’era appena accaduto, ha detto di aver sentito un’auto sgommare via a forte velocità. Allora potrebbero essere stati in quattro: tre hanno tentato di entrare ed un complice è rimasto fuori, forse a bordo di un’auto, a fare da palo. Potrebbero anche essere scappati in macchina. È probabile che pensassero che a quell’ora in casa non ci fosse nessuno».
Invece i banditi hanno fatto male i loro conti: l’altro ieri, come quasi ogni domenica, Rino aveva avuto a pranzo le figlie e in serata si stava rilassando. «Sono sicuro che quando mi hanno visto si sono spaventati un bel po’, perchè sono corsi via come razzi. Domenica a pranzo eravamo in 14 – dice ancora il 65enne - e verso le 15.30 se ne sono andati via tutti. Siamo rimasti io e mio moglie in casa. Abbiamo sistemato e poi mi sono messo a guardare la televisione, dopo aver chiuso la porta. Ed è per questo motivo che quando ho sentito dei rumori provenire dall’ingresso, ho capito che c’era qualcosa di anomalo. Alcuni giorni fa mio fratello ha detto di aver notato un’auto parcheggiata in strada e dopo che ha acceso le luci fuori e dentro casa, è andata via. Non  è detto che la cosa sia collegata al tentato furto dell’altra sera, però quell’auto l’ha insospettito».


IL PRECEDENTE


Non è la prima volta che i ladri prendono di mira la casa di Tognon: a febbraio del 2018, nottetempo, ignoti hanno tagliato la recinzione ed i lucchetti della porta del ricovero attrezzi che si trova accanto alla sua abitazione e l’hanno derubato di molti utensili e strumenti da lavoro, mentre lui e la sua famiglia stavano dormendo in casa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino