Presi i ladri di biciclette: sgominata la banda che poi esportava in Ucraina

Operazione del Commissariato di Cortina contro i ladri di biciclette
CORTINA D’AMPEZZO - Ladri di biciclette sono saliti a Cortina da Venezia, dove sono domiciliati, per rubare alcuni pezzi di pregio e portarli nel loro paese, in...

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CORTINA D’AMPEZZO - Ladri di biciclette sono saliti a Cortina da Venezia, dove sono domiciliati, per rubare alcuni pezzi di pregio e portarli nel loro paese, in Ucraina, per rivenderli. Sono stati però pizzicati da una pattuglia del commissariato di polizia di Cortina; da tempo gli agenti svolgono un attento controllo del territorio per contrastare proprio questo tipo di reato, piuttosto frequente in una provincia a forte vocazione turistica, tanto che anche gli anni scorsi si erano verificati furti di biciclette di alto valore, sottratte ai cicloamatori che soggiornano in campeggio o in albergo. La settimana passata, nella notte fra il 31 luglio e il 1 agosto, una delle pattuglie di vigilanza ha notato una Mini Cooper rossa, ritenuta sospetta, che si dirigeva verso nord; si è scoperto in seguito che era stata noleggiata. Gli agenti l’hanno trovata parcheggiata a Fiames, vicino al campeggio Olimpia, senza gli occupanti. Dopo una quarantina di minuti due uomini sono tornati all’auto, ognuno con una bicicletta, da caricare nell’abitacolo, per poi partire velocemente verso Cortina.

BLOCCATA LA VETTURA

Bloccata la vettura, oltre alle due biciclette è stato trovato uno zaino con una torcia elettrica e vari attrezzi atti allo scasso, tra cui un trapano avvitatore munito degli inserti, una chiave inglese, uno strumento multiuso con cacciaviti e chiavi a brugola. I due uomini di nazionalità ucraina, R.R. 26 anni e D.A. 35 anni sono stati arrestati e portati in carcere a Belluno. Il 4 agosto c’è stata la convalida dell’arresto; i due sono stati scarcerati con la misura cautelare dell’obbligo di dimora nella provincia di Venezia. Le biciclette hanno un valore di circa 3.000 euro ciascuna e sono state asportate tranciando la catena con cui erano legate a un camper. Nella perquisizione della casa degli arrestati, in provincia di Venezia, è stata rinvenuta e sequestrata un’altra bicicletta elettrica rubata, del valore di circa 5.000 euro. Sono tuttora in corso indagini, per verificare il verosimile coinvolgimento dei rei in altri furti di biciclette di ingente valore, commessi con le stesse modalità. Lo scorso anno, proprio nel mese di luglio, gli uomini del commissariato di Cortina avevano arrestato C.V. nato nel 1988 in Romania, e K.I., nato in Ucraina nel 1975 che , con le stesse modalità, avevano perpetrato numerosi furti di biciclette di notevole valore, in diversi campeggi delle provincie di Belluno e Bolzano. Allora si era risaliti a un probabile traffico di bike, tra Italia e Ucraina, dove c’è un mercato clandestino parallelo in cui le biciclette di ingente valore vengono vendute, anche tramite internet. 
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Il Gazzettino