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BREDA DI PIAVE (TREVISO) - Faccia a faccia con i ladri. Lui li affronta e si prende una scarica di botte, tanto da finire lungo disteso a terra. È successo nel tardo pomeriggio di ieri, in una casa in via Marche, a Pero di Breda di Piave. A trovarsi in una situazione altamente pericolosa un giovane con la sua compagna. Verso le 18 erano rientrati entrambi dal lavoro ed erano a casa. Un momento di relax, prima di preparare la cena. Quando, all’improvviso, in casa sono entrati in tre, incappucciati e intenzionati a rubare tutto quanto ci fosse all’interno. Probabilmente la banda di ladri non si aspettava di trovare qualcuno all’interno. Meno che mai che il giovane residente tentasse di affrontarli e bloccarli, dimostrando una buona dose di coraggio. I tre, però, sono immediatamente passati alle vie di fatto e lo hanno colpito con una serie di pugni e spintoni, facendolo finire a terra, gambe all’aria. A quel punto il terzetto è scappato, prendendo la via dei campi. I due giovani hanno immediatamente allertato i carabinieri che sono intervenuti in zona con una pattuglia e hanno iniziato le ricerche per individuare la banda. È molto probabile che il trio fosse atteso, poco distante, da un complice in auto, pronto a dare gas per fuggire.
LE INDAGINI
I due residenti sono stati sentiti dai militari dell’Arma e hanno fornito una sommaria descrizione dei ladri, definendoli corpulenti e, molto probabilmente, stranieri.
LE CONTUSIONI
La paura è stata tanta. I due giovani non riuscivano a ritrovare quel po’ di serenità necessaria ad affrontare la notte. Per di più il ragazzo è stato menato malamente, riportando diverse contusioni nel corpo e in faccia. «Domani, se non si sarà ripreso, andrà a farsi vedere in pronto soccorso» ha detto la compagna, cercando di rassicurare i vicini che, impauriti pure loro, chiedevano informazione sullo stato di salute del giovane. I carabinieri hanno continuato a pattugliare la zona alla ricerca dei ladri che, con il cambio dell’ora e la stagione autunnale, sono tornati a imperversare in tutta la Marca. Tanto da far dire, a più di qualche sindaco, che ci vorrebbe la certezza della pena e, se le carceri non bastano, sarebbe necessario costruirne di nuove. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino