La Waterloo ferroviaria quotidiana: le sbarre ad automazione... umana

Gli addetti bloccano le auto e fanno passare il treno
BASSANO/CASTELFRANCO - Se non è mattina è sera, o magari a mezza giornata. Prosegue lo stillicidio di disagi e inconvenienti sulla linea ferroviaria tra Bassano e...

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BASSANO/CASTELFRANCO - Se non è mattina è sera, o magari a mezza giornata. Prosegue lo stillicidio di disagi e inconvenienti sulla linea ferroviaria tra Bassano e Venezia, con un risultato standard: ritardi per i passeggeri. Ieri oltre 40 minuti di ritardo tra Bassano e Mestre col treno delle 7,23, diversi convogli soppressi a causa di un passaggio a livello guasto a Castello di Godego. Oggi il bis all'ora di pranzo: il treno delle 12.23 prima parte con 15 minuti di ritardo, poi dopo Castelfranco si ferma in aperta campagna tra sole e prati verdi.

 

Il tasto  dolente sono ancora i passaggi a livello, che evidentemente non sono proprio ad alta automazione. Subito il controllore ne annuncia uno guasto: «Si attende l'arrivo degli operai perché lo sistemino» spiega ai viaggiatori. Poco dopo i guasti diventano due, a poche centinaia di metri di distanza, in territorio di Resana. Lunga attesa, quindi il treno riparte a passo d'uomo e valica i due passaggi dalle sbarre, custodite da personale munito di bandierina (vedi foto) che, con l'aiuto delle forze dell'ordine, fermano le auto e lasciano scorrere il treno. L'automazione così si fa umana e il convoglio bianco e blu raggiunge Mestre con oltre 30 minuti di ritardo e lì, come il giorno prima, si ferma. Chi va a Venezia deve scendere e cercarsi un'altra corsa. Centinaia affollano le banchine.

I sindaci giustamente protestano e chiedono il raddoppio dei binari nei tratti più bloccati. Ma forse bisognerà raddoppiare anche la manutenzione, o la tecnologia, dei passaggi a livello...


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Il Gazzettino