La Regione salva Veneto Strade: stanziati 5 milioni dei 40 alle Province

La Regione salva Veneto Strade: stanziati 5 milioni dei 40 alle Province
Con 27 voti favorevoli e 19 contrari, alle 19.15 di ieri il consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge di stabilità, stanziando altri 29 milioni per interventi...

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Con 27 voti favorevoli e 19 contrari, alle 19.15 di ieri il consiglio regionale del Veneto ha approvato la legge di stabilità, stanziando altri 29 milioni per interventi proposti dalla giunta di Palazzo Balbi, come i 20 milioni per la prevenzione del rischio idraulico e i 600mila euro per i danni causati in Riviera del Brenta dal tornado dello scorso 8 luglio. Ma la partita non si è conclusa qui: da approvare c'era anche il bilancio di previsione e, sospesa la seduta, in serata è iniziato il balletto di incontri a porte chiuse tra l'assessore Gianluca Forcolin e il Pd per trovare l'intesa sul maxiemendamento di giunta. Accordo raggiunto poco dopo le 21, con 2,8 milioni aggiuntivi per la cultura e altri 3 per la non autosufficienza. Risolto anche il nodo di Veneto Strade: dei 40 milioni destinati alle Province, 5 resteranno vincolati a favore dell'ente che si occupa della manutenzione delle strade e saranno sbloccati solo quando le singole Province, nei propri bilanci, stanzieranno i loro 12 milioni. "La Regione non può fare a meno di Veneto Strade, ma anche le Province devono fare la loro parte", ha affermato l'assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti, scongiurando così l'ipotesi, almeno per quest'anno, di uno scioglimento della società. 


A parte due retromarce della giunta (un provvedimento puntava a rinviare ulteriormente le deleghe urbanistiche alla città metropolitana di Venezia, l'altro riguardava la restituzione dei contributi previdenziali ai consiglieri che non avrebbero concluso l'intero mandato, come si riferisce nell'articolo qui a lato), la terza giornata della sessione di bilancio è stata dominata dalla legge di stabilità e da un pacchetto di emendamenti presentati in mattinata dalla giunta. Tutti, peraltro, approvati. Ecco dunque 600mila euro per i danni del tornado, 100mila per la Fondazione Cortina 2021 in vista dei campionati di sci, 700mila per gli aiuti ai minori vittime di sfruttamento e abusi sessuali, 400mila per le farmacie rurali, 250mila per il Centro di formazione Sifarv dell'azienda ospedaliera di Verona, 25mila euro per ristorare le associazioni di volontariato di protezione civile del pagamento dell'Irap, 7 milioni per lo smaltimento dei rifiuti, 20 milioni per la prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico. In tutto oltre 29 milioni che vanno a sommarsi agli 11 degli interventi illustrati il giorno prima, tra cui i 2 milioni per il referendum sull'autonomia ("Una marchetta politica", ha tuonato Graziano Azzalin del Pd, per poi sentirsi rispondere dal capogruppo leghista Nicola Finco che il primo apprezzamento per la consultazione è arrivato dalla parlamentare dem Simonetta Rubinato), il cosiddetto Fondo Stacchio per il patrocinio legale ai cittadini colpiti da criminalità e il Fondo per i truffati delle banche (la proposta del Pd di inserire anche le altre truffe non è stata accolta). A questo importo vanno sommati i 100 milioni (50 per il 2017 e altrettanti per il 2018) per il nuovo ospedale di Padova: e qui va registrata la mossa di Marino Zorzato (Ap) che, sfruttando il regolamento d'aula, non si è presentato al momento del voto portando la giunta, che aveva presentato analoga proposta, a confluire sul proprio emendamento. Approvata la legge di stabilità, in serata Forcolin ha presentato il maxiemendamento del bilancio. Oltre ai 5 milioni vincolati per Veneto Strade, da segnalare i 2,8 milioni per il 2016 per la cultura in cui si ritrovano 1.470.000 euro per mostre e manifestazioni, 70mila per il Teatro Olimpico di Vicenza e altri 40mila per la Fondazione per il nuovo teatro di Vicenza, 50mila per Arteven, 90mila per i teatri stabili, ma nulla stando al dettaglio per Fenice e Arena. Da segnalare lo stanziamento di 1,5 milioni per il diritto allo studio, 375mila euro per i parchi, 11mila euro per il sostegno all'occupazione. 


Tra pause, sospensioni, riunioni a porte chiuse, sbirciatine alla tv per dare un'occhiata a Sanremo e alla partita Juve-Napoli, attese per la stampa dei documenti e i consueti interventi in cimbro del consigliere Stefano Valdegamberi, la seduta è andata avanti a oltranza. Mai era successo che legge di stabilità (l'ex finanziaria) e bilancio venissero approvati in appena tre sedute d'aula, con la convocazione del consiglio anche di sabato e la votazione finale nientemeno che nella notte di San Valentino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino