L'ex Pp1 torna all'asta per 6 milioni: il vecchio gasometro nel grande piano

L'ex Pp1 torna all'asta per 6 milioni: il vecchio gasometro nel grande piano
PADOVA - La Provincia mette nuovamente all'asta le sue aree all'interno del Pp1. La giunta Bui ci riprova. C'è, infatti, tempo fino alle 12 del 19 novembre per...

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PADOVA - La Provincia mette nuovamente all'asta le sue aree all'interno del Pp1. La giunta Bui ci riprova. C'è, infatti, tempo fino alle 12 del 19 novembre per presentare le offerte per l'acquisto dei 5.902 metri quadri di proprietà provinciale a due passi dai giardini dell'Arena. Un'area che ha una potenzialità edificatoria pari a 40mila metri cubi. Si parte da una base d'asta di 6 milioni di euro.


LA VICENDA
Un prezzo decisamente più abbordabile rispetto al passato. Nel 2016, infatti, si era partiti da 16 milioni. Già due anni dopo si era scesi a 8 milioni ma le operazioni si erano concluse con un nulla di fatto. Ora si spera che con 6 milioni qualcuno possa farsi avanti. A rendere più appetibile l'acquisto potrebbe contribuire il fatto che l'area rientra nel Masterplan legato alla rigenerazione urbana del quadrante ferroviario centrale della stazione, realizzato dall'archistar Stefano Boeri.
Nello specifico, il progetto di Boeri prevede che al Pp1 la maggior parte delle volumetrie vengano realizzate a nord, in modo da lasciare a verde la gran parte dell'area che affaccia sul parco Tito Livio in via di realizzazione. Si può così disegnare un percorso ciclopedonale nel verde, dalla stazione (e attraverso il ponte verde anche dall'Arcella) che porterà fino al parco Tito Livio, ai giardini dell'Arena e alla cappella degli Scrovegni.
Più in generale, il Masterplan prevede 90mila metri quadri di nuove aree verdi, la messa a dimora di oltre 6mila alberi e la realizzazione di 3,5 chilometri di viali alberati ai quali si aggiunge quasi un chilometro e mezzo di boulevard urbano. Altrettanto importante è l'attenzione alla mobilità dolce con oltre 3 chilometri di nuove piste ciclopedonali.
I DETTAGLI
Il progetto firmato dall'archistar propone, oltre alle volumetrie a servizio della nuova stazione dell'alta velocità, la realizzazione sul lato Arcella di un parco con all'interno un padiglione per eventi e manifestazioni. Ma l'opera principale è certamente il ponte che scavalcherà i binari, a est dell'attuale fabbricato viaggiatori, dedicato a biciclette e pedoni che sarà una vera e propria serra bioclimatica in cui saranno ricavati anche spazi da dedicare a servizi per i cittadini.
Di notevole interesse è anche la proposta di interramento dell'attuale parcheggio a raso della stazione, con la creazione di un nuovo parco lungo i binari attraversato da una passarella ciclopedonale che scavalca viale della Pace e arriva in via Tommaseo attraversando l'area ex Ifip, dove le cubature previste sono concentrate in modo da lasciare a verde la maggior parte dell'area.

La vendita del Pp1 rientra nell'ambito del Piano delle alienazioni messo in campo da palazzo Santo Stefano. Piano che prevede, tra le altre cose, la vendita del palazzo del Turismo di Montegrotto. Il prossimo 23 novembre, infatti, finirà all'incanto per 2 milioni di euro la struttura che è diventata una dei simboli delle difficoltà legate al turismo dell'area termale. L'immobile si trova in via degli Scavi. L'edificio sviluppato su vari piani di forma ben articolata, sia planimetricamente che altimetricamente, ha un sedime di circa 6.340 metri quadri, col lato lungo fronte via degli Scavi in cui si trova l'ingresso. L'area ha una superficie di 5.740 metri quadri, la restante superficie di 600 metri quadri, su cui è installata un'antenna, resterà nella proprietà della Provincia.

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Il Gazzettino