Kyenge e Serracchiani d'accordo: il Cara di Gradisca va ampliato

Il ministro Kyenge
UDINE - «È una proposta positiva perché punta sull'integrazione, una richiesta forte del territorio che porterò sicuramente al governo centrale». È quanto ha dichiarato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE - «È una proposta positiva perché punta sull'integrazione, una richiesta forte del territorio che porterò sicuramente al governo centrale». È quanto ha dichiarato a Udine il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge in merito alla chiusura definitiva del Cie di Gradisca d'Isonzo, chiesta con forza dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, insieme all'ampliamento del vicino Cie.




«Putroppo per impegni istituzionali ieri non ho potuto visitare il Cie di Gradisca - ha proseguito - al cui fianco c'è il Cara, ma ho promesso al più presto possibile di tornare a fare questa visita. In questo momento è chiuso - ha aggiunto - ma credo che il senatore Manconi abbia già fatto un monitoraggio e una proposta che è da prendere in considerazione, pensando sempre di più a politiche di integrazione, che sono uno strumento molto forte per combattere i conflitti sociali».



La ministra ha specificato che anche «altri territori hanno chiesto un'analoga trasformazione dei Cara in centri di accoglienza». Serracchiani, dal canto suo, ha ribadito «con forza la richiesta di non riaprire il Cie perché non ci sono le condizioni minime di sicurezza e di vivibilità. Concordiamo con la proposta del senatore Manconi di ampliare il Cara, una struttura che funziona ma che è diventata di ridotte dimensioni per le attuali esigenze. Attendo quindi dal Consiglio dei ministri un parere in merito visto che, vigente la legge Bossi-Fini, la decisione spetta al Presidente, di concerto con il ministro dell'Interno»
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino