Borgo Mazzini, rinasce l’ex negozio Pinarello: ora è diventato Koffee Bike

Primo giorno di lavoro al nuovo Koffee Bike all'interno della storica bottega Pinarello di Treviso
TREVISO - Ha aperto ieri mattina e per Borgo Mazzini, ma anche per il centro storico, è stata una vera e proprio svolta. Al posto dello storico, e per gli appassionati di...

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TREVISO - Ha aperto ieri mattina e per Borgo Mazzini, ma anche per il centro storico, è stata una vera e proprio svolta. Al posto dello storico, e per gli appassionati di certo “leggendario”, negozio Pinarello è arrivato il Koffee bike Treviso, nuovo bar di una piazza diventata sempre più attrattiva e ricca di locali. Si tratta di un semplice trasloco: il Koffee, fino a sabato scorso, si trovava all’inizio dei portici di via Sant’Agostino. Poche decine di metri che, però, significano molto. Il bar, gestito da Mirco e Barbara Battaggia, va a riempire un vuoto e a continuare un ricordo. Non è ovviamente casuale quel riferimento alle biciclette nel nome e l’arredo interno del locale richiama il mondo del ciclismo, non fosse altro che per la foto gigante di un giovanissimo Nane Pinarello quando ancora gareggiava. Ieri è stato un via-vai di clienti e curiosi. Il bar resterà aperto sette giorni su sette e, a giorni, avrà anche un plateatico al posto dei tre parcheggi davanti all’ingresso.


Gli affezionati del bar hanno cambiato di poco la loro meta, poi ci sono stati i tanti curiosi, gli appassionati di ciclismo che quasi non credevano ai loro occhi nel vedere tornato a nuova vita il vecchio negozio. L’entrata nel bar, per chi ha ancora in testa le biciclette super sportive esposte, fa un certo effetto. Ma la sensazione svanisce subito davanti ai sorrisi e alla professionalità delle ragazze dietro al banco, sentendo le chiacchiere di chi si ferma per un caffè o per lo spritz.


La svolta per l’ex negozio è arrivata anche grazie all’amicizia tra i titolari e Carla Pinarello, anche lei istituzione della piazza. Proprio Carla, alcune settimane fa quando è arrivata la conferma del trasloco, ricordava: «Il negozio di famiglia era stato chiuso a febbraio dello scorso anno. Nonostante fosse libero, avevamo lasciato le vetrine con le foto di mio papà e le luci sempre accese. Nei mesi abbiamo avuto diverse richieste di affitto. Poco tempo fa è arrivata la richiesta del bar di Mirco: visto il progetto e conoscendo i titolari ci siamo detti che per noi andava benissimo. Mirco è stato bravissimo ad avere l’ idea del coffee-bike bar, perchè permetterà di dare continuità alla memoria di nostro padre». È bello che la piazza abbia una continuità; vedere le belle piazze di Treviso vuote è sempre un peccato. La nostra città è bellissima e ha bisogno di essere in movimento». Al momento il locale sotto i portici resta vuoto. Ma ancora per pochi: un altro bar è dato in arrivo in tempi piuttosto brevi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino