Kioene Volley, arriva Jacopo Cuttini nuovo allenatore per la rifondazione

Jacopo Cuttini (in piedi) è stato assistente di Baldovin sulla panchina bianconera nel campionato 2018-19
VOLLEY - Ora c'è anche l'ufficialità: Jacopo Cuttini è il nuovo allenatore della Kioene. Quarantasette anni compiuti sabato scorso, il milanese...

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VOLLEY - Ora c'è anche l'ufficialità: Jacopo Cuttini è il nuovo allenatore della Kioene. Quarantasette anni compiuti sabato scorso, il milanese Cuttini prende il posto di Valerio Baldovin di cui è stato prima assistente e poi vice sulla panchina bianconera. Il neo-tecnico bianconero viene dalla stagione in A3 sulla panchina di Prata, dopo una lunga esperienza nel campionato di serie B maschile e femminile. 

Una scelta che sa tanto di continuità, soprattutto con quella che è la filosofia della società bianconera in un anno che sarà di vera e propria rifondazione. Serviva un allenatore preparato, di grande equilibrio, amante del lavoro duro in palestra e che conoscesse bene l'ambiente. Tutte caratteristiche che Cuttini ha dimostrato di avere, nei due anni di collaborazione con la Kioene.
«Sono felice ed orgoglioso dice Cuttini - perchè reputo Padova una delle società più organizzate e competenti di tutta la SuperLega. I due anni in cui ho collaborato con Valerio hanno dato a me e alla società l'opportunità di conoscerci. Io ho trovato un club molto organizzato e fatto di persone assolutamente competenti. Credo che la mia propensione al lavoro in palestra e, quindi, il mio modo di interpretare il ruolo di allenatore, siano stati determinanti nella scelta della società che ringrazio per questa grande opportunità».
SQUADRA DA RICOSTRUIRE
Sarà un'annata particolare con un percorso nuovo e una squadra totalmente da costruire. «Queste sfide mi entusiasmano, soprattutto quando c'è da creare qualcosa. Dovremo essere una squadra combattiva e questa non è una novità per Padova, da sempre abituata a trarre il meglio dalle proprie risorse interne. Dovremo riuscire a trovare la giusta alchimia per farci apprezzare dal pubblico, sapendo che partiremo da vantaggi di non poco conto: questa società ha sempre valorizzato i propri giovani e può contare su uno staff coeso e con dinamiche da tempo assimilate nel proprio modo di lavorare. Le risorse umane che Padova possiede dovranno essere il nostro punto di forza».
Un campionato diverso in cui, se ci saranno le retrocessioni, l'obiettivo potrebbe tornare ad essere quello della salvezza. «Nella cosiddetta seconda fascia ci sono molte squadre che hanno trovato risorse per allestire formazioni molto competitive. Quindi ci attende un campionato duro, questo lo sappiamo, ed è giusto dirlo con franchezza. Ma questo sarà solo un grande stimolo per lavorare di più e meglio in palestra. Sento di avere sulle spalle una grande responsabilità dice ancora Cuttini (nella foto sotto al passaggio di consegne con Valerio Baldovin) - perchè questa non è una società qualsiasi e voglio ripagare il più possibile la fiducia che mi è stata data. Quest'anno poi si festeggeranno i 50 anni dalla nascita del volley a Padova e darò il massimo per trasmettere alla squadra e ai ragazzi la voglia di affrontare questo nuovo capitolo con passione e determinazione».

CAMBIAMENTI
Sistemato il capitolo allenatore ora bisognerà mettere mano, in fretta, alla squadra che sarà totalmente rifondata e in cui, con ogni probabilità, la famiglia Tonazzo e il marchio Kioene non rimarranno più come sponsor principale, ma come semplici soci. Un cambio già previsto, anche prima della pandemia. Il diesse Santuz lo ha sempre detto: accanto ai giovani ci vorranno almeno tre o quattro giocatori di livello, pur con un budget che sarà fortemente rivisto verso il basso. E allora partiamo dalle certezze: al centro è vicinissimo il rinnovo con Marco Volpato che potrebbe diventare il capitano della squadra; con lui ci sarà Sebastiano Milan, di ritorno dal prestito a Siena. Poi, molto probabilmente Casaro, Bottolo, Canella, Bassanello e, forse, Lazzaretto, tutti prodotti del vivaio. E si farà di tutto per tenere anche il libero Danani.
E i nuovi? Al centro sembra ormai concluso l'ingaggio di Marco Vitelli, clase 1996, di proprietà della Lube ma nelle ultime due stagioni a Vibo. «La priorità è per la scelta del palleggiatore» si limita a dire Santuz. L'obiettivo è quello di trovare un giocatore esperto e che magari conosca già il nostro campionato. Difficile che sia italiano (Orduna rimarrà a Monza, Saita andrà a Vibo e Baranowicz non rientra nei piani) e allora vengono in mente i nomi del canadese Walsh, del brasiliano Radke Murilo o del bulgaro Bratoev. Tutti rispondenti, più o meno, a questo identikit.

Per il ruolo di opposto i giocatori accessibili e ancora sul mercato sono, tra gli altri, Nelli, Buchegger e Hoogendoorn. Poi, certamente ci sarà l'arrivo di qualche straniero alla prima esperienza in Italia. Quelli che Padova sa, da sempre, scoprire e valorizzare. 
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Il Gazzettino