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GIACCIANO CON BARUCHELLA - Domani giornata polesana per Josè Joao Altafini. Alle 17 in municipio a Giacciano con Baruchella sarà attribuita la cittadinanza onoraria al campione del mondo brasiliano, di origine giaccianese, ex giocatore di Milan, Juve, Napoli e poi commentatore televisivo. La cerimonia vedrà la benedizione del parroco Stefano Certossi, i saluti del sindaco Natale Pigaiani e i cenni storici sul paese di Fabio Ortolan. Saranno invitati i lontani parenti baruchellesi
.
Prima della cerimonia, alle ore 15, Altafini visiterà il Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, in omaggio ai nonni partiti dal Polesine per emigrare in Brasile. Dopo l’accoglienza in municipio a Baruchella, la cerimonia continuerà a Badia al Teatro sociale Eugenio Balzan, dove alle 18,30 sarà organizzato un talk show con spettacoli, musiche, ospiti e video sulla sua vita e la sua carriera.
IL MILAN CLUB
L’evento è organizzato in collaborazione con il Milan Club di Badia, che estende a tutti l’invito a partecipare, confermando la presenza al 3420554465, in quanto i posti sono limitati e l’accesso prevede l’obbligo di mascherina e green pass. Altafini, 83 anni, non ha bisogno di molte presentazioni, è un ex calciatore brasiliano naturalizzato italiano. E’ stato un attaccante d’eccezione nel Milan, nel Napoli e nella Juventus. Ha fatto parte della nazionale brasiliana, con cui si è laureato campione del mondo nel 1958 e, dal 1961, di quella italiana. Al termine dell’attività agonistica è divenuto commentatore televisivo.
LE ORIGINI ITALIANE
Altafini è nato in una famiglia modesta, da Gioacchino Altafini e Maria Marchesoni, entrambi figli di italiani emigrati in Brasile. « Mio nonno era di Giacciano con Baruchella, mia nonna di Caldonazzo, Trento - afferma il campione - Quando non ci sarò più voglio le ceneri sul Po, così arrivano in Polesine e io torno da dove sono venuto, alle mie radici».
Josè già a nove anni lavorava e studiava, fino a conseguire un diploma di meccanico in un istituto professionale, per poi seguire l’agognata carriera calcistica. Dà i primi calci nell’XV de Piracicaba, una squadra minore della sua città natale. Nel luglio 1955 entra a far parte delle giovanili del Palmeiras di San Paolo, la squadra degli italo-brasiliani.
Il 29 gennaio 1956 esordisce in prima squadra. Con la maglia del Palmeiras gioca due campionati dello Stato di São Paulo. In vista dei Mondiali di Svezia, gioca e segna in alcune amichevoli di preparazione organizzate dalla nazionale brasiliana in Italia, contro Fiorentina e Inter; in quest’occasione è visionato dai dirigenti del Milan e inizia la sua carriera in Italia, terra natale della sua famiglia.
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Il Gazzettino