Su Instagram il video della porno vendetta. Il trapper Jordan Jeffrey Baby a processo

Su Instagram il video della porno vendetta. Il trapper Jordan Jeffrey Baby a processo
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PORDENONE - Jordan Tinti, in arte Jordan Jeffrey Baby, è un trapper italiano che due anni fa è stato allontanato da Pordenone con un foglio di via. Ha 25 anni, risiede a Bernareggio (Monza) e su Instagram ha decine di migliaia di followers. In Tribunale a Pordenone è a processo per un reato odioso: diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, ma anche per aver deturpato e imbrattamento la toilette di un treno. Ieri si è celebrata la prima udienza davanti al giudice monocratico Francesca Ballore. Tinti è difeso d'ufficio dall'avvocato Alessia Crapis. Non vi è stata costituzione di parte civile, ma la vittima della vendetta pornografica era presente in aula per chiedere giustizia.


La vicenda risale al 28 gennaio 2020. l trapper alloggiava in un bed&breakfast di Pordenone e, contrariamente al regolamento, ha portato una persona in stanza. Durane il controllo da una pattuglia della Squadra Volante, sono spuntati 2,65 grammi di hascisc e la serata è finita in Questura per il verbale di rito. Uscito dalla Questura, Tinti comincia a postare brevi filmati contro polizia. Poi mostra su Instagram mentre urina sui verbali appena sottoscritti negli uffici della Squadra Volante commentando: «La prossima volta che salgo in piedi su una gazzella non chiedetemi il perché». Si spinge ben oltre, fino a pubblicare, sempre su Instagram, il video di un rapporto sessuale con una ragazza che chiunque avrebbe potuto riconoscere e che non aveva dato il consenso alla pubblicazione. La didascalia? «Ecco che cosa faccio alla figlia del poliziotto...».


Il questore Marco Odorisio lo aveva allontanato dalla città per due anni. Lui ha esibito il foglio di via su internet, poi sul coperchio del water del treno, mostrando che faceva pipì sul verbale. Per quest'ultimo episodio è chiamato a difendersi dall'accusa si aver imbrattato di urina il bagno del treno, un fatto aggravato perché commesso su un mezzo pubblico. La Procura ha contestato al giovane la recidiva aggravata, per via di un altro episodio commesso negli ultimi cinque anni in merito alla diffusione del video con contenuti sessuali, circostanza che vale anche per il reato di deturpamento del bagno del treno.


Ieri si sono discusse le questioni preliminari. L'udienza è stata aggiornata a marzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino