Jesolo, tremila persone al Pan e Vin sulle rive del Sile: ma scoppia la polemica inquinamento

Tremila persone al Pan e Vin sulle rive del Sile: ma scoppia la polemica inquinamento
JESOLO - Tradizione rispettata. E' stato bruciato ieri sera il Pan e Vin di Jesolo allestito sulle rive del Sile, di fronte al Municipio. Se in tanti altri comuni le...

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JESOLO - Tradizione rispettata. E' stato bruciato ieri sera il Pan e Vin di Jesolo allestito sulle rive del Sile, di fronte al Municipio. Se in tanti altri comuni le varie amministrazioni hanno rinviato l'accensione per le pessime previsioni meteo, a Jesolo si è deciso di anticipare il maltempo bruciando il falò alle 17.30, dando così continuità ad uno dei riti maggiormente legati alle tradizioni locali. Vista l'assenza di pioggia, almeno fino a quando è stata bruciata la pira, sono state tantissime le famiglie che hanno seguito il rito, tanto che dal Comune sono state stimate circa 3mila le persone presenti.

LE PREVISIONI

Spinte dal vento, le faville hanno seguito la direzione del mare (sud-ovest), preannunciando un anno quantomeno controverso ma in questo caso si sa che ogni "paviner" fa storia a sé. La festa è poi proseguita con l'arrivo della Befana e la distribuzione di un migliaio di calze ai più piccoli. Nel resto del Comune sono stati poi bruciati anche gli altri nove falò autorizzati dal Comune come previsto dalle norme regionali, anche qui tra tradizioni, vin brulé, musetto e pinza.

ALLARME POLVERI

Per cercare di limitare gli effetti del Pm10 nell'aria, come accaduto lo scorso anno, i "pavineri" privati sono stati realizzati in collaborazione con il Comune, anche se va detto che il ritorno proprio in questi giorni dell'area metropolitana nella classificazione verde, quanto a livelli di polveri sottili, ieri permetteva l'allestimento di falò anche all'ultimo momento, ovviamente sempre nel rispetto delle normative e utilizzando solo materiale vegetale.

SCONTRO POLITICO

Ma anche per questo l'accensione dei falò in città è stata vissuta con una certa tensione politica. Dai banchi di opposizione è stato particolarmente critico il consigliere Daniele Bison: «Un plauso ai sindaci di San Donà e Cavallino attacca - che con le dovute limitazioni, a differenza di Jesolo, tutelando quella che è una nostra antica tradizione, hanno autorizzato l'accensione dei Pan e Vin privati. Se il problema sono i livelli delle polveri sottili, andavano evitati ad esempio gli spettacoli pirotecnici di Capodanno». Immediata la risposta del sindaco Christofer De Zotti: «Da alcuni anni ribatte il primo cittadino i comuni sono vincolati ad un insieme di regole chiamato "Nuovo Accordo di Bacino Padano", che disciplinano su area vasta le attività consentite e quelle vietate in base ai livelli di Pm10 presenti nell'aria. Abbiamo dato il patrocinio ai pan e vin privati per permettere il loro allestimento, esattamente come fatto dagli altri comuni limitrofi». Oggi intanto si valuteranno gli effetti sulla qualità dell'aria.

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Il Gazzettino