Si lamenta per il chiasso al tavolo vicino, minacce nel super-hotel di Jesolo

Si lamenta per il chiasso al tavolo vicino, minacce nel super-hotel di Jesolo
JESOLO - Una serata finita in un modo tumultuoso in un super-hotel della città, con tanto di intervento delle forze dell'ordine. E ora anche con il rischio di...

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JESOLO - Una serata finita in un modo tumultuoso in un super-hotel della città, con tanto di intervento delle forze dell'ordine. E ora anche con il rischio di conseguenze legali. 

È l'effetto della querela presentata da Andrea Noventa, residente in provincia di Vicenza, che domenica scorsa era arrivato in città per trascorrere due giorni di vacanza alloggiando nel rinomato hotel. Un momento di relax che però si è concluso nel modo peggiore, come si legge nella denuncia presentata ai Carabinieri di Torri di Quartesolo.

I problemi, in base alla querela, sarebbero sorti lunedì sera, al termine dalla cena in hotel, quando l'ospite vicentino, che si trovava a cena con la moglie e altre due persone, ha evidenziato il vociare ritenuto eccessivo, proveniente da un altro tavolo al quale si trovava una ventina di persone che festeggiavano un compleanno. Insomma, una situazione di malcontento che sarebbe stata manifestata al direttore della struttura, Alessandro Fichera, in modo educato. In particolare sottolineando che «lo schiamazzo festaiolo appariva decisamente sopra le righe, tale da disturbare gli altri commensali».

Ed è qui che, sempre secondo quanto riportato nella querela, sono iniziati i veri problemi. Anziché le scuse, secondo l'ospite, il direttore della struttura avrebbe risposto in modo indispettito, fino a dar vita a un botta e risposta sfociato addirittura in minacce. Almeno secondo quanto descritto nella denuncia. Ed è per questo che lo stesso turista ha richiesto l'intervento della Polizia, illustrando agli agenti quanto accaduto. Visto l'accaduto la famiglia, una volta rientrata in camera, ha deciso di saldare il conto e di lasciare la struttura con un giorno di anticipo. Per il momento non c'è stata nessuna replica da parte del responsabile della struttura, che si è comunque affidato al proprio legale, l'avvocato jesolano Alessio Bacchin: «Agiremo nei modi e nelle sedi opportune», si è limitato a dire l'avvocato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino